"Non riguarda pochi ma l’intera comunità"

"Non riguarda pochi  ma l’intera comunità"

"Non riguarda pochi ma l’intera comunità"

Suo figlio è stato ucciso da un proiettile vacante della mala barese. Ieri, a Pioltello Giuseppe Fazio (nella foto), padre di Michele, ha raccontato ancora una volta la tragedia che ha toccato la sua famiglia, il figlio, nel 2001 aveva 15anni e stava tornando a casa da scuola, "quando è finito in mezzo alla faida tra i clan rivali Capriati e Strisciuglio che si contendevano lo spaccio di droga, usura, scippi e rapine nel quartiere Bari vecchia". Il dolore per la perdita si è trasformato in testimonianza viva che il papà del ragazzo porta soprattutto ai giovani nelle scuole, per raccontare "una storia di rinascita e impegno civile, perché tutti possano ricordare che la mafia non è un problema che riguarda solo alcuni, ma è un fenomeno che coinvolge l’intera comunità e che si combatte tenendo viva la memoria. Michele lavorava al bar di mattina, faceva il serale, voleva diventare carabiniere. Ce l’ha strappato la criminalità con un proiettile conficcato nella nuca per caso".Bar.Cal.

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