La protesta contro "la violazione del diritto allo studio". L’invettiva al microfono di Saverio Mauro Tassi, docente di filosofia del liceo Einstein in sciopero della fame contro "le disuguaglianze tra studenti". E il solito melting pot che tiene misteriosamente insieme gli ultracattolici con le croci in spalla, i militanti dei Carc, l’ex Br Paolo Maurizio Ferrari, gli anarchici arrivati dalle periferie (e da Monza e Saronno) e alcuni degli storici capipopolo del movimento antivaccinista che per sedici sabati consecutivi ha tenuto in scacco il centro di Milano con cortei illegali e blocchi stradali.
Dopo una tregua di più di tre mesi – durante i quali i No pass si sono limitati a iniziative statiche poco partecipate tra Arco e Ticinese, ritrovandosi a migliaia solo il 15 gennaio per ascoltare il premio Nobel Luc Montagnier in piazza XXV Aprile – ieri i nemici giurati del certificato verde hanno provato nuovamente a invadere le vie della città, ma il tentativo, peraltro prevedibile, è stato subito bloccato. Il pomeriggio è iniziato poco dopo le 15 con un presidio preannunciato sui social in piazza Leonardo da Vinci, davanti agli ingressi del Politecnico: lì si sono ritrovati in 800, in buona parte universitari iscritti agli atenei meneghini o provenienti da altre città (Pisa, Torino e Trieste). Alle 16.40, i manifestanti si sono incolonnati dietro lo striscione "No Draghi, No Dad, no aumento luce e gas" e si sono diretti verso via Pascoli, intenzionati a raggiungere la Statale passando per piazzale Loreto e corso Buenos Aires. La reazione delle forze dell’ordine è stata immediata, anche perché l’area era già presidiata: all’incrocio con viale Romagna, la marcia è stata interrotta da un cordone di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa. Dopo qualche minuto, i No pass hanno fatto marcia indietro e hanno cercato di proseguire dalla parte opposta, ma sono stati chiusi in entrambe le direzioni.
Lo stallo si è prolungato per più di un’ora: da una parte gli studenti (con un manipolo di anarchici e antagonisti a dare manforte), dall’altra i funzionari dell’ordine pubblico e della Digos con i blindati alle spalle. Disagi per la circolazione dei mezzi pubblici, con due linee di tram costrette a fare capolinea in piazza Ascoli e autobus deviati.
Nicola Palma
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