Milano, Nextdoor sbarca in città: il social di vicinato ha già mappato 200 mini-rioni

Nirav Tolia da San Francisco alla Madonnina per lanciare l’app di quartiere che crea comunità locali

La festa a Milano per il lancio di Nextdoor (foto NewPress)

La festa a Milano per il lancio di Nextdoor (foto NewPress)

Milano, 19 settembre 2018 - «Mi scusi, è una passeggiata di quartiere?». Si sarebbe aggregata volentieri la signora che lunedì mattina si è avvicinata a un uomo con indosso una maglietta color verde brillante su cui spiccava la scritta «Belle cose accadono quando i vicini si parlano», il quale con fare allegro camminava in via Carducci seguito da un gruppo di persone. Non era una passeggiata. E l’uomo in testa era Nirav Tolia, cofondatore e ad di Nextdoor (che letteralmente significa «porta accanto») arrivato a Milano da San Francisco per lanciare in Italia la sua creatura: la app di quartiere nata nel 2011 per promuovere le interazioni tra le persone, oggi attiva in più di 200mila rioni tra Usa, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania. Forse, la «passeggiata» potrà organizzarla quella donna. Magari utilizzando Nextdoor, chissà.  Ieri in via Vigevano 10 c’è stato il taglio del nastro con una grande festa. Milano è già stata «mappata»: l’applicazione è attiva da circa un mese in oltre 200 mini quartieri, è gratuita (la piattaforma ha raccolto più di 250 milioni di dollari da parte di investitori americani e europei) e accessibile sia da web e sia da dispositivi iOS e Android. Obiettivo: permettere ai vicini di casa di creare comunità locali, di «fare rete», per migliorare la vita dei quartieri e renderli più sicuri.

La differenza con le social street di Facebook? «Le comunità di Nextdoor sono private e sicure – spiega Tolia –, chi si iscrive deve dimostrare di essere una persona reale, che vive in quel determinato quartiere». E gli indirizzi sono verificati. Quindi niente profili fasulli, c’è la certezza di interagire con «veri» vicini. Privacy garantita, perché le informazioni non sono visibili all’esterno e non compaiono su nessun motore di ricerca. Gli utenti hanno già iniziato a utilizzare l’app per cercare baby sitter, chiedere consigli su dove acquistare determinati articoli, rintracciare un idraulico di fiducia, cercare animali smarriti (è dell’estate scorsa la storia di Julia Roberts che ha ritrovato il suo labrador scomparso grazie all’aiuto dei vicini su Nextdoor) e pure per organizzare aperitivi. «A Lambrate – spiega Amedeo Galano, Head delle community per l’Italia – già una trentina di persone si è ritrovata più volte per aperitivi». Dal virtuale al reale. Non solo: a Gambara un direttore d’orchestra ha utilizzato la piattaforma per organizzare un concerto benefico finalizzato a raccogliere fondi per una bambina inglese nata con una malformazione. «Sono rimasto scioccato dalla sua storia – spiega lui stesso, Vincenzo Gardani – e ho voluto organizzare questo evento in piazza Gambara per lei: sarà domenica alle 18, con 8 archi e il tenore Massimiliano Costantino. Il pubblico è invitato a portarsi la sedia da casa». Tramite l’app ci si può conoscere, scambiare consigli e raccomandazioni. Utilissima anche per segnalare problemi e allertare gli altri in caso di emergenze. Per entrare nella comunità basta scaricare l’app o visitare nextdoor.it.

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