REDAZIONE MILANO

"Nella coppia la violenza è anche economica e morale. Ma è difficile da vedere"

La sentenza che condanna il marito e padre

La Corte milanese ha dato ragione alla donna che ha denunciato le condotte vessatorie dal punto di vista economico dell’uomo

La Corte milanese ha dato ragione alla donna che ha denunciato le condotte vessatorie dal punto di vista economico dell’uomo

La violenza non è solo "fisica", ma anche "morale", e "la violenza psicologica" ed "economica sono a tutti gli effetti violenza, che può essere costituita da condotte persecutorie, aggressioni verbali, comportamenti tesi all’intimidazione, alla sopraffazione e alla umiliazione della coniuge". È il principio riportato in una sentenza della Corte d’Appello civile di Milano, che ha confermato l’addebito della separazione a carico di un marito che ha messo in atto "condotte prevaricanti" e anche "forme di controllo eccessivo e vessatorio nella gestione delle finanze domestiche" nei confronti della moglie. La donna, assistita dall’avvocata Caterina Biafora, nell’estate 2019 aveva dovuto trasferirsi con i tre figli a casa dei suoi genitori e aveva chiesto aiuto "ad una associazione specializzata nel sostegno psicologico alle vittime di violenza domestica", la ‘Bon’t worry’.

La Corte milanese, Sezione persone, minori e famiglia e con i giudici Fabio Laurenzi, Paola Tanara e Federico Botta, fa presente che è "arduo" fornire "prova" della "violenza psicologica ed economica", data la sua natura "invisibile", perché avviene in un "contesto intimo", domestico appunto, e non evidente "all’esterno del tetto coniugale". Gli stessi giudici evidenziano l’attendibilità delle dichiarazioni della donna "nel procedimento di separazione, dichiarazioni confermate" da quelle "rese in sede di procedimento penale". Non ci sono "enfatizzazioni nel racconto, tanto che ha tenuto a precisare di non avere mai subito violenza fisica, delimitando coerentemente le condotte subite" in aggressioni verbali, "atti di prevaricazione", condotte "economicamente violente e deprivanti" pure sui figli.