
La coltelleria Lorenzi è stata aperta nel 1919 (Newpress)
Milano, 23 agosto 2017 - Olimpio Lorenzi parte dalla Val Rendena in cerca di fortuna all’inizio del secolo scorso e va in Germania, dove affina la sua manualità di arrotino, per approdare a Milano dopo la prima guerra mondiale e inaugurare la sua attività con il fratello Giovanni, che presto però prende la sua strada personale. Nei primi anni la principale fonte di guadagno è la molatura dei coltelli nel retrobottega, perché la vendita di forbici e coltelli avveniva solo su richiesta diretta di alcuni clienti. Dopo qualche tempo la bottega diventa uno dei luoghi più forniti di Milano per gli articoli da taglio e casalinghi, diversificando l’attività per soddisfare più clienti. Con il figlio Renzo la bottega incrementa ulteriormente i suoi prodotti, offrendo accendini, pipe e raffinati accessori per fumatori di sigaro, in anni in cui andava molto di moda.
Il settore oggi sembra in crisi per le nuove caratteristiche del mercato globale, ma in realtà l’artigianato svolto con amore e professionalità continua ad essere richiesto da una fascia di clienti che richiedono la qualità e sanno di poterla trovare in botteghe che mantengono una gestione familiare che si tramanda da generazioni. Da ormai più di trent’anni a bottega serve Andrea, il nipote del fondatore Olimpio, mantenendo sempre «l’orecchio rivolto al cliente» per cercare di intercettare i desideri e proporre gli articoli migliori. Ha anche la passione per gli oggetti stravaganti e, tra una fiera e l’altra, si diverte ad acquistare alcuni articoli di difficile vendita, che gli piace avere in negozio. Rimane storico il macinapepe alto un metro, e fa sorridere l’elegantissimo strizzatubetti in plexiglass. D’altra parte qui si segue il celebre aforisma di Oscar Wilde che afferma che «si può fare a meno di tutto, ma non del superfluo». «Vendiamo cose che non servono a nulla – scherza Max, collaboratore di Andrea – per fortuna abbiamo clienti che amano spendere soldi per cose che non sono necessarie».
La zona è molto frequentata dall’alta borghesia milanese, e ci sono ancora i nobili. Famoso è, per esempio, un conte che abitava qua vicino e di cui Andrea ricorda un aneddoto di quando era piccolo e a bottega c’era papà. Il conte, oltre ai coltelli, amava bere e ogni settimana passava davanti alla vetrina per recarsi alla vicina pasticceria. Al ritorno, quando era ben più che brillo, ripassava dalla vetrina, Renzo lo faceva entrare e gli faceva acquistare ogni volta un nuovo, bellissimo e costosissimo coltello. Il conte tornava il giorno dopo, ritrovata la consueta sobrietà, e sorridendo esclamava: «Me l’hai fatta anche stavolta!».
Negli ultimi quindici anni è decollato l’e-commerce, che è anche un’ottima fonte per procurarsi nuovi clienti che, dopo avere acquistato online, «muoiono dalla voglia di venire a trovarci anche dal sud Italia o dall’estero». Insieme ad Andrea, per qualche anno, ha servito a bottega il fratello Marcello, che due anni fa ha approfittato dell’opportunità di rilevare una coltelleria storica in Corso di Porta Romana e oggi la gestisce con il nome dei Lorenzi. Due esercizi indipendenti e autonomi, che portano avanti il marchio di famiglia sono un vanto e un orgoglio della terza generazione dei Lorenzi che, nonostante la crisi e gli anni difficili del settore, hanno saputo rilanciare con successo l’attività.
O.Lorenzi – Corso Magenta, 1 - Tel. 02 8692997