MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Nuove tendenze del commercio a Milano, i negozi crescono con l’online. I supermercati sono più piccoli

Sala: gli esercizi al dettaglio aumentano del 7%, gli iper riducono le proprie dimensioni. Cappello: l’e-commerce ha fatto sopravvivere ed espandere le microattività nei quartieri

Un supermercato

I trend dello sviluppo commerciale a Milano cambiano: i negozi al dettaglio tornano a crescere (+7% negli ultimi cinque anni), soprattutto grazie all’e-commerce esploso durante i mesi dell’emergenza Covid e sviluppatosi in seguito, mentre le dimensioni dei supermercati si riducono per inserirsi all’interno dei quartieri della nuova Milano in 15 minuti. Il sindaco Giuseppe Sala e l’assessora alle Attività produttive Alessia Cappello disegnano un quadro in parte sorprendente del commercio in città. Il primo cittadino, nel suo podcast “Buongiorno Milano’’, spiega che "all’inizio di quest’anno sono stati censiti 80.316 negozi, attività produttive e pubblici esercizi. Poco più di 30 mila, quindi ben oltre un terzo, sono attività di commercio al dettaglio. È interessante anche il posizionamento di questi esercizi. La maggior parte delle attività è presente in centro e nel quadrante nord-est". Sala, subito dopo, indica una nuova tendenza: "Negli ultimi cinque anni le attività di vendita al dettaglio crescono, e di molto, +7%, e si arresta lo sviluppo delle grandi strutture di vendita. Le grandi catene di distribuzione e smercio scelgono tagli di superfici più contenute. Il commercio di prossimità, con la sua ricchezza di relazioni e di fiducia tra persone che si conoscono, speriamo torni ad essere una risposta adeguata alle esigenze di chi a Milano sta e di chi la città la utilizza".

Il sindaco , aggiunge che "c’è sofferenza per via dei rincari, ma la presenza dei negozi di vicinato è importante nella vita dei quartieri". Cappello spiega i motivi per cui i negozi al dettaglio, invece di chiudere, aprono o crescono: "In una recente fiera, i rappresentanti dei negozi di vicinato ammettevano che inizialmente erano impauriti dall’e-commerce, perché pensavano che cannibalizzasse le attività al dettaglio. Invece, nel corso della pandemia, si sono resi conto che chi ha puntato sul commercio online è riuscito a sopravvivere e ora a crescere".

L’assessora fa l’esempio di piccolissimi negozi di frutta e verdura che tramite l’e-commerce sono riusciti a estendere a tutta la città la propria clientela tramite i servizi di consegna a casa. "La crescita dei negozi al dettaglio è dovuto anche alla linea del Comune sulla città in 15 minuti – continua Cappello –. Ciò comporta che i supermercati e gli ipermercati iniziano ad aprire punti vendita di dimensioni più piccole ma inseriti nei singoli quartieri, ad esempio la S di Esselunga, ma non solo. Il Comune, inoltre, ha lanciato quattro bandi che puntano proprio a incentivare l’apertura di negozi di vicinato soprattutto nelle periferie". Per quanto riguarda le zone dove l’apertura di nuove piccole attività è più evidente, l’assessore parla di "effetto Nolo ed effetto Sarpi, che sarebbe bello moltiplicare in altre aree della città".