Neet, giovani all’angolo della vita: né studio né lavoro. Allarme ragazze

Il dossier ActionAid: in Italia quelli che non fanno nulla sono quasi uno su 4. In regione solo il 17% Le donne più esposte a un fenomeno cresciuto a causa dell’isolamento da Covid

Neet (immagine di repertorio)

Neet (immagine di repertorio)

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Milano -  Non studiano e non lavorano. In Italia sono oltre 2 milioni i giovani tra i 15 e i 29 anni che si trovano in questa condizione: i neet, che sta per “not in education, employment or training“, quindi né occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione. Il 24%, come confermano gli ultimi dati Istat. Un numero in crescita rispetto al 2020; un’impennata dovuta anche alla pandemia. Sta di fatto che più di 97mila ragazzi nell’ultimo anno sono usciti da percorsi lavorativi o di studio. Il dato peggiore in Europa dopo Turchia, Montenegro e Macedonia. A lanciare l’allarme è ActionAid, organizzazione internazionale impegnata nella lotta alle cause della povertà.

In Lombardia, come in generale nelle regioni del Nord, la situazione è migliore rispetto alla media: i neet rappresentano il 17,4% dei giovani, con il 19,7% di ragazze inattive e il 15,3% di ragazzi (a livello nazionale: 21,3% di maschi e 25% di femmine), ma il quadro è peggiorato rispetto al periodo pre-Covid: la fotografia dei dati mostra il 3% di neet in più. Senza contare che anche sul territorio lombardo resta il divario di genere. "Dall’aumento dell’insicurezza nello studio e al lavoro, a problemi relazionali e di salute mentale, le ripercussioni sulle nuove generazioni sono importanti. Pesa anche la mancanza di misure a sostegno del reddito e dell’occupazione giovanile", si legge nella nota di ActionAid.

Quanto alla differenza tra donne e uomini, "secondo una ricerca Ocse (2021) le giovani hanno meno probabilità di trovare un impiego rispetto ai loro coetanei". Infatti, appena il 30% delle donne tra i 25 e i 34 anni con un diploma di istruzione secondaria di primo grado ha trovato un impiego nel 2020, rispetto al 64% degli uomini. Per tendere una mano ai ragazzi, ActionAid propone il progetto “Lavoro di Squadra“, rivolto proprio ai neet, con il contributo di Z Zurich Foundation e in collaborazione con Afol Metropolitana, Istituto Italiano di Fotografia e LaFabbrica.

Quest’anno, la possibilità è per ragazze tra 16 e 25 anni: "Sono le giovani a vivere situazioni di marginalizzazione maggiore e più in generale a soffrire di una minore soddisfazione rispetto alla propria vita", continuano da ActionAid. L’obiettivo è costruire insieme un progetto lavorativo o formativo, per valorizzare e scoprire i talenti di ciascuna ma anche competenze e desideri.  

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