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La storia di Natale: l’esercito del bene all’ombra della Madonnina

A poche dal Natale, piazza Duomo si è illuminata luci e sorrisi, tra cappellini rossi e tanta voglia di solidarietà. Tutto è cominciato con un evento lanciato su Facebook che ha raccolto oltre 3mila partecipanti: Natale Solidale - Senzatetto Milano

La Modonnina del Duomo di Milano (Newpress)

Milano, 24 dicembre 2015 -  A poche dal Natale, piazza Duomo si è illuminata luci e sorrisi, tra cappellini rossi e tanta voglia di solidarietà. Tutto è cominciato con un evento lanciato su Facebook che ha raccolto oltre 3mila partecipanti: Natale Solidale - Senzatetto Milano. Un invito aperto a chiunque abbia voglia di regalare felicità e qualcosa da mangiare a chi è meno fortunato. L’entusiasmo fra i partecipanti è stato subito evidente, nonostante qualche defezione visto che alla fine, in piazza, erano circa 300. Fra le persone che hanno disertato, anche le prime promotrici dell’iniziativa. «È una cosa che mi porto dietro da anni, specie dopo la mia esperienza in Australia dove ho capito cosa vuol dire essere accolto da una popolazione che non è la tua – racconta Giovanni Renzulli, 28 anni –. Ho sviluppato senso di condivisione e rispetto per il prossimo a prescindere da età, sesso, colore e orientamento sessuale. Quando nessuno riusciva più ad avere contatti con le promotrici dell’evento, ho capito che dovevo fare qualcosa per portare a termine questo progetto». 

L'evento in piazza Duomo (Newpress)

Giovanni, assieme alla “socia” Erika Lo Presti, 28 anni, ha deciso di non sprecare il grande coinvolgimento della gente e invitato tutti a una grande prova di solidarietà. «Siamo partiti in quattro – confessa Erika sorridendo –, non avremmo mai pensato a una cosa epica di questo tipo». E sì, epica è la parola giusta, perché in poche ore questi due giovani sono riusciti a raccogliere in piazza 300 persone. Tra queste Claudia, 45 anni, avvocato, Ludovica, 7 anni e Mattia, 11, con la loro famiglia; Virginia e Stefano, 18 anni, che volevano passare il Natale in modo diverso: «Siamo riusciti a chiacchierare con tanti, oltre a dare da mangiare. Siamo rimasti colpiti dall’umiltà dei senzatetto: chi aveva già molte cose ci diceva di andare da qualcun altro. Nonostante la loro condizione, la felicità e la semplicità con cui ci auguravano buon Natale e ci ringraziavano per quel gesto che per loro era tantissimo… ci hanno trasmesso un’allegria assurda». Tanti i senzatetto che giorno e notte abitano le strade di Milano, città ricca ma piena di contraddizioni, che nelle stesse vie costellate di vetrine e negozi di lusso vede barboni a caccia di un rifugio dal gelo. «A Natale succede sempre qualcosa di magico, ma – ricorda Erika – è Natale tutto l’anno». Tra i buoni propositi, la creazione di una nuova pagina Facebook per tenersi in contatto e dare vita ad altri progetti simili. Il titolo più quotato è «Powerful of love».