Opera, musica dai barconi dei migranti

Il laboratorio di liuteria del carcere di Opera userà il legno per creare strumenti a corda di pregio

A compiere la Metamorfosi sarà il laboratorio di liuteria del carcere di Opera

A compiere la Metamorfosi sarà il laboratorio di liuteria del carcere di Opera

Opera (Milano) - “Mefamorfosi” , quando il legno dei barconi, che trasuda ancora delle tragedie dei migranti, diventa strumento per la musica e portatore di amore. Questo in sintesi il progetto presentato ieri nel carcere di Opera e promosso dalla fondazione Casa dello spirito e delle arti, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli e la casa di reclusione milanese. Dieci barconi di quelli che nei mesi scorsi sono arrivati a Lampedusa sono stati affidati alla fondazione dal Viminale e trasportati nel carcere di Opera. Ora saranno a disposizione del Laboratorio di liuteria e falegnameria del carcere dove i detenuti lavoreranno il legno per costruire strumenti musicali: violini, viole e violoncelli.

"Abbiamo sposato il progetto Metamorfosi, perché così possiamo offrire un’ulteriore opportunità di cambiamento alle persone detenute, se lo vorranno. Costoro avranno l’occasione di una rilettura “sapienziale“ del proprio crimine,mentre il tempo dedicato a questo lavoro li aiuterà a recuperare la propria dignità umana e a cambiare la propria vita, prendendosi cura della comunità civile e contribuendo con il proprio lavoro al "progresso materiale o spirituale della società – ha commentato Silvio Di Gregorio, direttore della casa di reclusione di Opera –. Insomma un progetto di vera metamorfosi: del legno trasformato in strumenti musicali e anche dei detenuti, che avranno un’opportunità di redenzione umana e sociale, e saranno aiutati a riorientare la propria vita". Una volta realizzati, violini, viole e violoncelli verranno prestati a orchestre italiane e straniere e ad artisti di fama che li utilizzeranno per concerti in tutto il mondo. Oltre al lavoro che verrà realizzato da chi svolge la sua attività nell laboratorio in carcere, il progetto prevede la nascita dell’Orchestra del Mare, e attività di sensibilizzazione nelle scuole.

"Accogliendo queste dieci imbarcazioni, oggi diamo una seconda vita ad assi all’apparenza irrecuperabili, che potranno invece essere sublimate in strumenti musicali. Allo stesso tempo, diamo una seconda occasione a chi, mentre espia la sua pena, lavorerà per trasformare quei barconi in un violino, una viola o un violoncello – ha commentato la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nel messaggio di saluto inviato al carcere milanese di Opera –. All’apparenza quasi un ossimoro per un carcere di massima sicurezza. Invece è un progetto concreto che unisce Milano e Lampedusa; che intreccia le speranze, e i drammi dei migranti con le attese, e i dolori, dei detenuti, nel linguaggio universale della musica".

«Il progetto “Metamorfosi“ è un’occasione importantissima per promuovere una nuova coscienza su un tema complesso e drammatico come quello delle migrazioni – il commento del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese –. L’iniziativa evidenzia la capacità di istituzioni e società civile di camminare insieme verso un impegno comune: offrire un nuovo progetto di vita grazie al lavoro di chi sta espiando la propria pena nel carcere di Opera ed in altri istituti penitenziari che aderirann o al progetto". Per Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione si tratta di "un gesto di testimonianza. Questi strumenti musicali potranno essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso la bellezza e l’armonia".

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