Musica elettronica e arti audiovisive Inner_Spaces è soprattutto ricerca

Migration

MILANO

Dal domani fino al 15 maggio all’Auditorium San Fedele torna "Inner_Spaces", la rassegna milanese di musica elettronica e arti audiovisive punto di riferimento per la sperimentazione e la ricerca interdisciplinare. Il titolo "Echi di speranza" cerca di far fronte a un momento storico pieno di elementi drammatici con una proposta che intreccia musica strumentale ed elettronica o con live electronics, in un confronto della più recente generazione con autori del grande repertorio e che in molti casi costituiscono un riferimento imprescindibile delle nuove leve dell’arte dei suoni. Cinque appuntamenti accomunati dal tema della speranza. Padre Antonio Pileggi, curatore della rassegna racconta "Perché c’è bisogno, mai come adesso, di intravedere una fiammella, seppur tremolante, che risplenda su un orizzonte cupo, cosmico e storico". Pileggi sottolinea che "per il suo modo di procedere con echi in espansione, la musica strumentale ed elettronica ha il potere di alimentare l’attesa speranzosa in una nuova alba". In questa edizione sono affiancate, a cori alterni, da un lato le sonorità maestose, avvincenti, multiformi della musica elettronica di Kali Malone, Loscil, Abul Mogard e Thomas Ankersmit, che mescolano frequenze armoniche e aggregati disarmonici, timbri colorati e diafani, suoni di sintesi e registrazioni sul campo, superfici ombreggiate e sprazzi di chiarore, forme continuative e processi dialettici; dall’altro scorci di musica strumentale dal vivo o con live electronics, di carattere monografico: Arvo Pärt, Olivier Messiaen, Félicia Atkinson, Lukas Lauermann, Liszt-Zago. Strumenti ed elettronica, come germogli, fioriture e sbocci primaverili, in una prospettiva risonante di echi di speranza.

Maria Grazia Lissi

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro