
Il Museo di Storia naturale
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Milano - Il Museo di Storia naturale in corso Venezia chiude da oggi fino a data da destinarsi per un guasto all’impianto di condizionamento. Impossibile visitare le sale di uno dei più importanti musei naturalistici d’Europa, fondato nel 1838, senza grondare di sudore. Un problema che va avanti da due settimane: nei giorni scorsi, in una foto scattata all’interno, il termometro segnava 33 gradi.
Da Palazzo Marino avevano fatto sapere di essere al lavoro per risolvere il problema. Ma "l’intervento è complesso - fanno sapere - perché i tubi si allungano in profondità fino a 2 metri dal piano di calpestìo". Quindi da oggi il portone sarà sbarrato. Sul sito del museo è comparso l’avviso di chiusura "fino a nuova disposizione" che "tutela la salute dei dipendenti e dei visitatori: l’alta temperatura all’interno delle sale non consente di effettuare una visita secondo standard di sicurezza e agibilità. La Direzione Tecnica Impianti del Comune di Milano è al lavoro per la soluzione del problema". Le tempistiche per la riaperture saranno note a metà settimana: una volta trovato il punto guasto, si interverrà con la riparazione ma ci vorrà tempo per far tornare l’impianto a pieno regime.
I sindacati vanno all’attacco. Già 15 giorni fa il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rsu) e funzionari del Coordinamento sindacale autonomo chiedevano al Comune "di valutare un’eventuale chiusura al pubblico, nell’arco di tempo necessario all’attuazione di interventi risolutivi. Tale condizione crea un microclima non salubre. Preoccupa anche il mancato ricircolo d’aria. E le finestre sono prive di maniglie". Il Comune in una prima risposta evidenziava che "gli impianti di climatizzazione sono regolarmente funzionanti, con esclusione del ricircolo dell’aria, come previsto dalla normativa". Quanto alle finestre, "sono storiche e non possono essere sostituit e ". Per il consigliere comunale Alessandro De Chirico (FI) "la chiusura del Museo dimostra che c’è pochissima attenzione per i lavoratori. Ho intenzione di girare tutti i musei comunali per verificare le condizioni di lavoro".