La pubblicità "mangia" il murale, l'appello: "Aiutateci a salvarlo"

I soci dell’ostello Madama cercano investitori che non rovinino l’opera

Il murale di via Brembo (Newpress)

Il murale di via Brembo (Newpress)

Milano, 17 agosto 2017 - Ipnotizza milanesi e turisti attirando gli sguardi verso le sue mani operose e il suo lavoro senza fine. È la sartina protagonista del murale CuciMilano creato la scorsa primavera in occasione della Design Week dall’artista Zed1 su una delle facciate del palazzo che ospita Madama Hostel & Bistrot, all’angolo tra le vie Brembo e Benaco, vicino all’ex scalo ferroviario di Porta Romana. Cuce insieme le bandiere di tutto il mondo, la sartina, richiamando il quartiere che la circonda (di fronte c’è il consolato cinese), l’internazionalità dell’ostello-bistrot e la stessa Milano, multietnica, evocata pure nei nomi di cocktail scritti sulle bobine del filo. Un’opera di steet art voluta dai gestori dell’ostello-bistrot e realizzata tenendo conto dei pannelli pubblicitari, già presenti sul muro e rimasti al loro posto. Un mondo in equilibrio, in cui convivono arte e pubblicità. Ma c’è un problema. «Il murale è in pericolo – spiega Antonella Ciliberto, una dei soci dell’ostello-bistrot – perché c’è la possibilità che i pannelli pubblicitari si estendano, andando a coprire buona parte dell’opera». Così i ragazzi che gestiscono l’attività (e che nel palazzo sono affittuari) lanciano un appello per salvare l’opera. «Stiamo cercando realtà disposte a fare sì pubblicità in quegli spazi, ma senza allargarsi». Così da garantire comunque entrate al condominio ma senza rovinare l’opera.

Il punto è che «l’agenzia che gestisce lo spazio pubblicitario sul palazzo all’angolo tra via Brembo e via Benaco, dove appunto ha sede il Madama – si legge nell’appello – rinnoverebbe il contratto di locazione della parete a patto che il proprietario dello stabile accetti di cambiare i due cartelloni esistenti con uno di dimensioni ben maggiori. Andando così a coprire l’opera. L’offerta economica dell’agenzia per la nuova superficie pubblicitaria, che sarebbe di 5 x 10 metri, è davvero considerevole e il proprietario, riconoscendo il valore dell’opera, si è detto disponibile a mantenere l’ingombro attuale, qualora si presentassero offerte economiche di altre agenzie». Da qui, la ricerca di altre agenzie o investitori disposti a raccogliere il testimone ma senza chiedere spazio in più. «Lo staff del Madama Hostel & Bistrot ha provato a contattare altre realtà pubblicitarie per salvare il murale, che ha saputo valorizzare l’area che si affaccia sull’ex scalo ferroviario di Porta Romana, ma al momento senza successo. Si stanno quindi cercando e valutando idee e proposte per trovare una soluzione che salvi quest’opera, bellissimo esempio della street art che sta prendendo sempre più piede a Milano».

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