BUSTO ARSIZIO (Varese)
Avrebbe compiuto 20 anni il 7 dicembre, Lorys Bellapianta. Con la madre Raffaella e il fratello minore Devis aveva pianto da poco la scomparsa del padre Luigi, avvenuta appena due settimane fa dopo una grave malattia. Ieri una seconda tragedia si è abbattuta sulla famiglia del giovane, residente a Busto Arsizio nel quartiere Beata Giuliana. Il ragazzo è morto sul lungomare di Torre Santa Sabina (Brindisi): mentre il 19enne era su un’auto, lo sportello si è aperto e lui è caduto fuori sbattendo la testa sull’asfalto. Nemmeno la madre, Raffaella De Stefano, è riuscita a farsi dire di più sull’accaduto. "Un incidente in auto", le hanno soltanto detto i carabinieri salentini nel comunicarle l’accaduto.
Ora toccherà agli inquirenti ricostruire cosa possa essere successo sulla Opel Corsa dove Bellapianta viaggiava assieme a tre amici nella notte tra domenica e ieri, attorno alle tre e mezza del mattino. Sul caso, le cui indagini sono coordinate dalla procura di Brindisi, stanno lavorando i carabinieri. Gli investigatori hanno sentito alcuni testimoni che avrebbero visto l’auto procedere zigzagando per le vie della località marina. Uno slalom nato forse per gioco, magari con il guidatore che aveva alzato troppo il gomito e con il 19enne, seduto dietro, che ne ha pagato le conseguenze. Non si esclude però, tra le ipotesi, che il tragico incidente sia il frutto di un gioco o di uno scherzo finito in tragedia, come se gli amici avessero teso al 19enne il tranello della portiera volontariamente chiusa male. Oppure può essere più semplicemente accaduto che la portiera posteriore della Opel Corsa non fosse serrata a dovere, senza che nessuno se ne fosse accorto, e si sia aperta per l’impatto degli pneumatici con una buca.
La mamma del ragazzo è subito salita sul treno diretto a Brindisi per andare dal figlio, la cui salma è conservata nel cimitero di Ostuni, portando con sé in treno il fratello più piccolo. "Un incidente in auto", ha ripetuto De Stefano al vicesindaco e assessore alla Cultura bustocco Manuela Maffioli. "Non per dovere istituzionale, ma perché avevamo un rapporto speciale – racconta Maffioli –. Raffaella e Luigi infatti li avevo sposati io nel 2020, all’inizio della pandemia, e poi eravamo rimasti in contatto, come con tutte le coppie che unisco in matrimonio. Ci incontravamo agli eventi di Busto, ci scambiavamo gli auguri. E soprattutto due settimane fa mi aveva spedito un messaggio per informarmi che Luigi era venuto a mancare".
Il vicesindaco non ha neppure chiesto di più su cosa possa essere accaduto: "Volevo solo sapere che Raffaella fosse in viaggio, e che in treno non fosse sola. Mi sono preoccupata soprattutto per lei, altre domande non ne ho fatte. Credo che non avrebbe saputo rispondere". La mamma di Lorys "sta affrontando la situazione con tutta la forza che le è rimasta, trovandosi a fronteggiare una seconda tragedia a distanza di 15 giorni. Non ci sono parole per due circostanze così che si abbattono sulla stessa famiglia, si può solo esprimere vicinanza. E costernazione".
Quest’estate la prima notizia che ha ferito la famiglia e l’intera comunità bustocca, la scomparsa di Luigi con l’estremo saluto avvenuto al Redentore. Poi questo nuovo dolore: Lorys, una vacanza spensierata che diventa tragedia all’improvviso, una vita spezzata a soli diciannove anni.