Muore cadendo dalla moto. È caccia all’auto fantasma

Il diciottenne monzese Simone Felice potrebbe essersi sbilanciato per evitarla

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di Laura Lana

Quella moto l’aveva sognata a lungo. E, in sella alla sua Yamaha Mtn 125, intestata al padre, ieri mattina Simone Felice ha forse perso il controllo per cadere a terra e non svegliarsi più. È morto sul colpo il ragazzo classe 2004, residente a Monza, che verso le 8,30 stava percorrendo via Pier Paolo Pasolini in direzione di viale Casiraghi. Studente dell’istituto Salesiani di Sesto, Simone era appassionato di calcio: era tifoso della Juventus e del Barcellona.

Sul posto sono arrivati i carabinieri, gli agenti del comando cittadino e i soccorritori del 118, che hanno cercato di rianimarlo, per poi doverne constatare il decesso. Sulla dinamica sta indagando la polizia locale, che sta cercando di capire cosa sia realmente successo ieri mattina. La prima ipotesi era che il diciottenne avesse sbandato da solo, semplicemente perdendo aderenza con la strada. Tuttavia, dalle immagini acquisite in mattinata dalle telecamere di una ditta privata della zona, il giovane centauro potrebbe essersi sbilanciato, per poi cadere mortalmente a terra, per tentare di evitare il contatto con un’automobile.

Dalle immagini si vedrebbe il veicolo che gira due volte attorno alla rotonda: non ci sarebbe stato alcun contatto con la Yamaha, ma Simone avrebbe deviato la sua traiettoria per schivarlo. La polizia locale sta ora cercando l’automobilista, al quale potrebbe essere contestata l’omissione di soccorso, per non essersi fermato sul posto alla vista della moto e del ragazzo sulla strada. Dalle immagini gli agenti hanno tracciato l’itinerario del mezzo fino al cavalcavia TrentoItalia. Da lì, l’auto sembra essere sparita dalle telecamere, facendo perdere le sue tracce. Già nella serata di ieri, gli agenti stavano acquisendo i video di tutti i sistemi di videosorveglianza dell’area, sia quelli privati che quelli pubblici allacciati alla rete di dispositivi del Comune e alla centrale di via Volontari del Sangue, per cercare di continuare a ricostruire il percorso e dare un’identità al conducente. Dalle prime immagini dei dispositivi, non sarebbe stato possibile leggere la targa dell’auto. Tuttavia, gli uomini del comando stanno cercando ovunque, allargando anche l’ispezione ai fabbricati che si trovano nella zona industriale attorno a via Trento. Non ci sarebbero, invece, testimoni oculari dell’incidente mortale.

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