Multimedica sotto attacco hacker, pronto soccorso ancora in tilt e visite sospese a Milano e Sesto

Secondo attacco in 4 giorni. La direzione è al lavoro per assicurare pacchetti di assistenza che possano essere erogati anche manualmente, fino al ripristino del sistema informatico del gruppo sanitario

L'Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni (Milano)

L'Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni (Milano)

Milano, 26 aprile 2023 – Per tutta la giornata di oggi, mercoledì 26 aprile, è restata sospesa tutta l’attività ambulatoriale, quella dei pronto soccorso e il ritiro dei referti negli ospedali di MultiMedica di Milano e Sesto San Giovanni, dopo il secondo attacco informatico che ha colpito il sistema del gruppo della sanità privata. In quattro giorni le due aggressioni hacker hanno rallentato e in alcuni casi del tutto annullato le attività dell’ospedale San Giuseppe e del polo sestese di via Milanese, mandando in tilt il pronto soccorso e annullando diverse visite in programma.

Per ora resta impossibile fare radiografie, consegnare i referti e accedere anche alle cartelle cliniche. “Abbiamo garantito l’assistenza ai pazienti che arrivano, perché il personale è in servizio e quindi non li abbiamo interrotti”, ha spiegato la dottoressa Carmen Sommese, direttore sanitario dell’ospedale San Giuseppe. Tuttavia, il gruppo è riuscito a dare continuità soltanto alle attività di ostetricia, dialisi, riabilitazione, chemioterapia, medicina nucleare, assistenza domiciliare integrata e ricoveri.

“Alla luce dell’attuale situazione, stiamo avvisando i nostri utenti e stiamo lavorando per assicurare pacchetti di prestazioni che potranno essere erogati in sicurezza anche manualmente”, ha annunciato la direttrice sanitaria, assicurando che ai pazienti saranno dati tutti gli aggiornamenti operativi. Per ora non è arrivata alcuna richiesta di riscatto da parte dei pirati informatici, che hanno agito due volte contro MultiMedica.

Dopo il primo episodio nella notte tra venerdì e sabato, la struttura aveva istituito una task force, costituita da professionisti interni ed esterni, ed era al lavoro per dare continuità alle attività clinico-assistenziali. Mentre gli esperti tecnici erano impegnati a ripristinare la normalità, è arrivata la seconda aggressione. L’azienda ha denunciato i due episodi alla polizia postale, con cui sta collaborando, ma “non è in grado di stabilire quando tutta l’operatività potrà tornare alla normalità”.  

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