Milano, musica e petardi a notte fonda: "Abbiamo la movida in casa"

Da via Cesariano a Sarpi sempre più quartieri lamentano gli eccessi. Residenti e commercianti: "Non c’è pace, serve un tavolo di confronto"

Le immagini e i video delle notti

Le immagini e i video delle notti

Milano - «Ci sono notti in cui la piazza diventa una discoteca abusiva a cielo aperto. Con casse per la musica, schiamazzi, assembramenti, alcol. Dopo la chiusura dei locali, e qui ne abbiamo 6, il caos continua. Dalle finestre sentiamo tutto: è come avere la movida in casa". Parlano i residenti di via Cesariano, a pochi passi da via Canonica e Arco della Pace, che vivono nei palazzi affacciati sulla piazzetta con al centro il parco giochi dei bambini decorato con i disegni dell’artista Pao. "Questo luogo ha due facce: al pomeriggio è frequentato da famiglie e bambini, la notte è teatro di movida selvaggia". Un disagio lamentato da mesi, che a quanto pare va avanti anche in autunno con tanto di fuochi d’artificio: "Li abbiamo immortalati dalle finestre. All’inizio sembrava un bombardamento". Sui social è stata pubblicata la scena ripresa dai giovanissimi, con un’inquadratura dal basso all’accensione della miccia. L’aggiunta successiva della scritta "auguri" lascia intendere che l’obiettivo fosse festeggiare qualcuno.

Situazione-fotocopia a quella di via Lecco, zona Porta Venezia, dove i residenti hanno già segnalato l’esplosione di petardi e il fumo di torce infuocate in mezzo alla strada, che si uniscono alla calca in strada e sui marciapiedi, e ai rumori. "In via Cesariano arrivano gruppi che sistemano casse, che bevono superalcolici portati da casa o presi al supermercato e che trasformano alcuni angoli in toilette. Si accalcano fino a 400 persone", sottolineano gli abitanti, che hanno dato vita a un gruppo spontaneo "alleandosi" anche con alcuni degli esercenti per cercare soluzioni.

La mattina, le altalene e i muretti del parco sono un cimitero di bottiglie di vetro e altri rifiuti, che lì restano fino al passaggio di Amsa, quotidiano. "Anche la sera, rientrando a casa, dobbiamo fare lo slalom tra le persone ammassate. E le ambulanze avrebbero difficoltà a passare. Noi vorremmo una maggiore attenzione istituzionale, vorremmo che anche via Cesariano fosse inserita tra le zone ‘calde’, da tenere sotto controllo con le forze dell’ordine, esattamente come all’Arco della Pace", concludono i cittadini. Il presidente del Municipio 1 Mattia Abdu evidenzia che "la situazione di via Cesariano è in cima alle nostre priorità. Ogni angolo di movida è a sé, ha le sue peculiarità. Bisogna trovare il modo di intervenire anche qui". In prima linea anche l’assessore municipale alle Politiche giovanili Lorenzo Pacini: "C’è un equilibrio da trovare. Propongo un tavolo di confronto che coinvolga residenti, esercenti, ragazzi e istituzioni". Ma non c’è solo via Cesariano: il grido d’aiuto arriva anche da via Paolo Sarpi, "dove certi locali fanno da calamita – fa sapere il referente dell’associazione ‘Sarpi West non Far West’ Andrea Rossotti, in collaborazione con l’associazione ViviSarpi – e abbiamo schiamazzi e folla anche fino alle 2 del mattino, sotto le nostre finestre. Ho misurato i decibel: 72. Non c’è pace. Anche noi chiediamo più attenzione e chiediamo di essere coinvolti nel tavolo di confronto".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro