Mostra su Mariupol, lite su Azov Il console russo scrive a Sala

Il diplomatico contesta il patrocinio comunale alle foto in via Dante: battaglione di neonazi. La replica ucraina: "È solo propaganda russa". Militanti comunisti coprono le immagini.

Mostra su Mariupol, lite su Azov  Il console russo scrive a Sala
Mostra su Mariupol, lite su Azov Il console russo scrive a Sala

"Si parla molto di pace in Ucraina. Risulta che la città di Milano, uno dei centri culturali, economici e politici più importanti in Europa, dà il palco per esibirsi alle forze più tenebri di matrice nazifascista. Così si scoraggia la soluzione molto ambita". Lo scrive il console generale russo a Milano, Dmitry Shtodin, in una lettera via social al sindaco Giuseppe Sala sul patrocinio comunale alla mostra fotografica “Eye of Mariupol’’ in via Dante, esprimendo "profondo sdegno" per la decisione del Comune "di dare spazio all’unità militare ucraina Azov, nota per le sue stragi commesse non solo a Mariupol, ma in tutto il Donbass".

E ancora: "Ho appreso con rammarico la notizia che il Comune di Milano aveva deciso di patrocinare la mostra fotografica ’’Eye of Mariupol. Uno sguardo negli occhi dei difensori di Mariupol’’, autorizzando la sua installazione presso via Dante e il Museo del Risorgimento – scrive Shtodin nella lettera pubblicata sul canale Telegram del consolato russo a Milano e rilanciata dai social dell’ambasciata di Mosca a Roma –. Tenendo conto che senza l’appoggio delle autorità organizzare un tale evento sarebbe impossibile, vorrei esprimerLe il mio più profondo sdegno per la decisione del Comune di dare lo spazio all’unità militare ucraina Azov, nota per le sue stragi commesse non solo a Mariupol, ma in tutta la Regione del Donbass".

Sempre sui social replica Andrii Kartysh, console generale ucraino: "Le polemiche dimostrano ancora una volta quanto influente sia la macchina propagandistica russa. La velocità con cui si sono propagati certi messaggi invece mette in luce il peso all’interno della società italiana di opinioni e tendenze che differiscono dall’attuale posizione ufficiale dello Stato italiano. La simpatia che molti italiani nutrono nei confronti della Russia e la particolare ricettività agli input propagandistici russi non sorprende".

A protestare contro il patrocinio comunale concesso alla mostra è anche Rifondazione Comunista che chiede l’annullamento dell’evento, che si tiene fino al 17 settembre. E ieri i militanti l’organizzazione comunista “Cambiare Rotta’’ hanno contestato la foto della mostra in via Dante affiggendo sulle immagini una controstoria del battaglione Azov. Il blitz è stato sostenuto anche da alcuni esponenti di Potere al Popolo, come conferma la responsabile milanese Bianca Tedone.