MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Moschea di via Esterle, perché il progetto è “bloccato”

Si attende il via libera definitivo del Comune, ma prima la comunità deve risolvere il nodo parcheggi

Preghiera nell'attuale centro di cultura islamica in via Padova

Preghiera nell'attuale centro di cultura islamica in via Padova

Milano, 25 maggio 2024 – La moschea di via Esterle non avrà un minareto ma avrà un parcheggio sotterraneo per provare a rispettare, almeno in parte, la legge regionale che impone che i luoghi di culto abbiano posti auto sufficienti a evitare il caos sosta intorno alla struttura religiosa. Almeno in parte, dicevamo sopra.

Sì, perché il silos sotterraneo previsto nel progetto della nuova moschea ancora non basta per soddisfare i parametri della normativa lombarda, la quale indica che la superficie dei posti auto debba essere doppia rispetto alla superficie del luogo di preghiera. Finché questa superficie per la sosta non sarà individuata, il progetto della nuova moschea di via Esterle non potrà avere il via libera definitivo dal Comune.

Nel frattempo, però, una mozione approvata dal Municipio 2 prevede che i posti auto lungo via Esterle diventino "a spina di pesce" per recuperare i parcheggi persi nel tratto di via Padova compreso tra via Giacosa e via Anacreonte, una soluzione viabilistica adottata anche "in previsione della futura moschea".

A che punto siamo

Ma ripartiamo dall’inizio. È il presidente del Consiglio direttivo della Casa della Cultura musulmana, Mahmoud Asfa, architetto e imam, a spiegare al Giorno a che punto è l’iter progettuale per la nuova moschea in via Esterle: "Siamo andati nell’ufficio tecnico del Comune per presentare il progetto della moschea, un progetto che prevede un piano sotterraneo per i parcheggi proprio per rispettare la legge regionale, la quale prevede che lo spazio per le auto debba essere il doppio della superficie utilizzata per la preghiera.

Quest’ultima, nel nostro caso, è di 800 metri quadrati e il parcheggio sottostante sarà di 900 mq, che però non bastano per rispettare la legge regionale. Ci vogliono 1.600 mq per i posti auto. La soluzione potrebbe essere quella di prevedere un secondo piano di parcheggio sotterraneo, ma i costi di realizzazione a nostro carico crescerebbero troppo. Peraltro, per realizzare anche un solo piano per le auto, dobbiamo ancora ottenere l’autorizzazione delle Ferrovie dello Stato, visto che un lato della nuova moschea è poco distante dalla ferrovia".

La prossima tappa

Qual è il prossimo passo? Asfa anticipa che "il prossimo 5 giugno abbiamo un incontro con il direttore del settore Mobilità del Comune proprio per capire come individuare i parcheggi che mancano. La mozione del Municipio 2? Se può dare un contributo per risolvere la questione, ben venga. Peraltro il parcheggio a noi servirà soprattutto dalle 12 alle 14 dei venerdì di preghiera. Nel resto della giornata e negli altri giorni della settimana i posti auto non ci servono. La maggior parte dei nostri fedeli, oltretutto, arriva in moschea con i mezzi pubblici, non in macchina".

Il nodo parcheggi, però, deve essere sciolto per far sì la Casa della Cultura musulmana possa realizzare la nuova moschea e traslocare dagli attuali locali di via Padova, troppo piccoli per accogliere tutti i fedeli.

Come accennavamo all’inizio, quella di via Esterle sarà una moschea senza minareto. Asfa ha ripetuto più volte che la sua comunità non vuole polemiche, ma punta a realizzare il nuovo luogo di culto nel più breve tempo possibile, perché ne hanno un estremo bisogno per motivi di spazio dove accogliere tutti. Per ottenere il diritto di concessione per 30 anni dell’immobile comunale di via Esterle, che una volta era adibito a bagni pubblici, la Casa della Cultura musulmana dovrà versare 495 mila euro a Palazzo Marino, una cifra che in buona parte è già stata saldata.