Morto l’operaio caduto in Statale, ora l’inchiesta

Era in trasferta dall’Abruzzo, accertamenti sulla sicurezza. I familiari: "Vogliamo che venga fatta luce su eventuali responsabilità"

Enrico Pantoni

Enrico Pantoni

di Andrea Gianni

Era in trasferta dall’Abruzzo a Milano, per lavorare sugli impianti della biblioteca dell’Università Statale, in via Festa del Perdono. Enrico Pantoni, l’operaio di 65 anni che mercoledì 14 luglio è caduto dal trabattello nella Sala Crociera, da un’altezza di circa due metri, non ce l’ha fatta. Dopo alcuni giorni di agonia è morto al Policlinico, dove era arrivato già in coma, trasportato dai soccorritori del 118. Il pm di Milano Mauro Clerici ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo (un atto dovuto nel caso di gravi infortuni, per accertare eventuali responsabilità e carenze nella sicurezza) a carico del legale rappresentante della Cam Impianti, impresa del Teramano per la quale lavorava l’uomo, incaricata dei lavori appaltati dall’ateneo milanese. Lunedì verrà eseguita l’autopsia sul cadavere, per accertare se l’uomo abbia avuto un malore prima della caduta o se il decesso sia dovuto esclusivamente all’impatto con il suolo. Un caso che, ancora una volta, solleva allarmi inascoltati sulla sicurezza sul lavoro, in un anno nero per gli infortuni.

Lo stesso giorno, il 14 luglio, la Lombardia era stata funestata da un’altra tragedia: a Peschiera Borromeo aveva perso la vita anche il 68enne Gian Pietro Rota, schiacciato dal pianale del suo carro attrezzi mentre stava caricando un furgone. Due vittime che, ben oltre i 60 anni, erano impegnate in lavori faticosi e usuranti, soprattutto con il caldo dei mesi estivi. Pantoni era dipendente della Cam Impianti srl, impresa di Colonnella, nel Teramano, che opera nel settore degli impianti tecnologici e che aveva in appalto lavori nella biblioteca dell’Università Statale, tra cui quelli per l’ammodernamento della rete dati. L’operaio, che viveva a Torano Nuovo, nel Teramano, lascia la moglie Giuliana, quattro tra fratelli e sorelle e i nipoti a cui era molto legato. "Enrico non soffriva di alcuna patologia particolare, vogliamo che venga fatta piena luce sulle cause e sulle responsabilità dell’incidente", spiegano i familiari, che attraverso il consulente legale Mario Masciovecchio si sono affidati a Studio3A-Valore, società specializzata nel risarcimento danni, in collaborazione con l’avvocato milanese Maria Laura Bastia.

Per questo hanno nominato anche un consulente di parte, il dottor Marco Filippo Scaglione, per affiancare il consulente della Procura nell’autopsia. Una volta eseguito l’esame, i familiari potranno fissare la data dei funerali che si svolgeranno nella Chiesa Madonna di Lourdes di villa Bizzarri di Torano. È solo l’ultimo incidente mortale in un anno nero soprattutto nel settore delle costruzioni che, secondo gli ultimi dati Inail, nei primi cinque mesi del 2021 ha registrato 1698 denunce di infortunio in Lombardia: 513 in più rispetto allo stesso periodo del 2020, che ha visto però anche il blocco dei cantieri nella prima fase della pandemia. Aumentano anche le denunce di infortunio nell’industria (+37%) e nell’artigianato (+27%). E i sindacati denunciano un peggioramento delle condizioni di lavoro e della sicurezza nei cantieri.

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