Morto nel "Laghett" per sfuggire a rapina, Appello ribalta assoluzione: 12 anni a Draghici

Bareggio: Salvatore Sarullo, custode dell'impianto di pesca sportiva, annegò nel tentativo di sfuggire all'aggressione. Un testimone e un passamontagna con Dna ora inchiodano l'imputato

I carabinieri sul luogo del delitto

I carabinieri sul luogo del delitto

Milano, 1 febbraio 2023 - Ribaltata in appello la sentenza di assoluzione nei confronti di Marius Elvis Draghici, accusato della tentata rapina e dell'omicidio preterintenzionale di Salvatore Sarullo la notte del 16 settembre 2009 a Bareggio. I giudici milanesi hanno inflitto una pena a 12 anni di reclusione, un anno in più della richiesta del sostituto pg Paola Pirotta. 

La vicenda processuale

Marius Elvis  Draghici era stato rintracciato nell'ottobre del 2021 dopo essersi reso irreperibile il primo settembre 2019. Nel processo di primo grado davanti alla corte d'assise il pm aveva chiesto per l'uomo una condanna a 11 anni di reclusione. Ma la corte lo aveva assolto per insufficienza di prove. Oggi il ribaltamento della sentenza e la pesante condanna per Draghici, l'unico dei 4 rapinatori finito a processo.

Rapina finita male

Stando alle indagini del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, Draghici insieme ad altri tre complici (non a processo) durante un tentativo di rapina avrebbe aggredito con una trave e un bastone chiodato Sarullo, custode di 46 anni dell'impianto di pesca sportiva "Laghett di Amis"nel comune dell'hinterland. La vittima, nel tentativo di salvarsi, si era gettata nello specchio d'acqua, ma a causa delle lesioni non era riuscito a nuotare fino alla sponda opposta ed era annegato. Tra gli elementi contro il 39enne le dichiarazioni di un testimone, connazionale di Draghici e la presenza sul luogo del delitto di un passamontagna contenente tracce di Dna dell'imputato. 

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