Morto il padre, l’accusa diventa omicidio

È durata due settimane l’agonia di Gianfranco Manfredini, accoltellato dal figlio Marco. La madre è ancora in prognosi riservata

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di Francesca Grillo

Quattordici giorni di agonia. Non ce l’ha fatta Gianfranco Manfredini, accoltellato dal figlio Marco il 7 gennaio all’interno del loro appartamento in via Martiri di Cefalonia. L’anziano di 83 anni era ricoverato all’ospedale Policlinico e le speranze erano pochissime: troppo gravi le condizioni dell’uomo, colpito da diverse coltellate sferrate dal figlio 28enne, da tempo affetto da una malattia psichiatrica. Il ragazzo, dopo aver colpito il padre, si era accanito sulla madre, 63 anni, provocandole con la lama un taglio alla gola. La donna è ancora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Humanitas: le condizioni restano gravi. Con la morte dell’83enne, si aggrava la posizione del giovane che sarà accusato di omicidio. Le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di San Donato, avevano portato immediatamente a individuare il responsabile della violenza sui coniugi. Marco mancava da casa da qualche giorno: era sparito, nel tentativo di sfuggire a un trattamento sanitario obbligatorio per i gravi disturbi psichiatrici di cui soffriva. Poi, il 7 gennaio, è tornato a casa e ha iniziato a litigare con i genitori, fino ad accoltellarli. Dopo l’aggressione, la fuga: prima è rimasto disteso per terra, nel locale immondizia del palazzo, poi è scappato in macchina ma è stato beccato dalla polizia locale perché aveva causato un incidente. È stato portato in carcere e si trova ancora a San Vittore, dopo il ricovero nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Paolo. Ora il 28enne dovrà sottoporsi a ulteriori visite e perizie che dovranno chiarire il suo stato mentale, anche al momento dell’omicidio. Le condizioni del ragazzo erano peggiorate durante il lockdown e per i genitori era diventato molto complesso gestirlo. La mattina dell’aggressione, i vicini hanno sentito urla provenire dall’appartamento al primo piano. Sono stati loro ad avvisare i carabinieri, intervenuti in pochi minuti. I soccorritori hanno trovato l’anziano steso a terra e la moglie con il telefono in mano, forse nel tentativo di una disperata chiamata d’aiuto.

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