Morìa di pesci per l’inquinamento Patto tra Comuni a difesa dell’Olona

La sorveglianza del fiume e un pronto intervento di Regione, Arpa e Forestali: chiesto un tavolo tecnico

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Tempestivi interventi e adeguate indagini da parte dell‘Arpa e un‘efficace sorveglianza del fiume. Anche Pogliano scende in campo in difesa del fiume Olona. Dopo l‘episodio dello scorso 24 giugno, quando a Parabiago e nelle vicinanze del depuratore di Canegrate, è stato constatato l‘arrivo nell‘Olona di acque scure e maleodoranti che hanno provocato la morìa di tutti i pesci, i Comuni attraversati dal fiume "preoccupati per i ripetuti fenomeni di inquinamento acuto e transitorio" si sono mobilitati per chiedere approfondimenti sulle cause. "Il fiume Olona, che nei secoli passati ci ha dato tanta ricchezza, deve tornare ad essere un punto di riferimento e un bene da preservare - dichiara il sindaco poglianese Carmine Lavanga -. Come ha evidenziato il consigliere di Legnano, Franco Brumana, non dobbiamo dimenticarci che le acque dell‘Olona sono utilizzate per l‘irrigazione dei terreni agricoli e che i veleni che hanno sterminato i pesci potrebbero entrare nella catena alimentare. Mi sono reso disponibile a partecipare ad un tavolo congiunto con gli altri sindaci, politici e tecnici del territorio". In linea con gli altri Comuni, anche quello di Pogliano chiede alla Regione che Arpa venga dotata di risorse, strumentazione e personale per garantire tempestivi interventi ed adeguate indagini; si impegna a prendere contatto con le vicine amministrazioni dei territori attraversati dall’Olona per promuovere un’efficace sorveglianza del fiume e un pronto intervento con accertamenti coinvolgendo Regione, le sedi di Arpa di Varese e di Milano e i Carabinieri Forestali.

Roberta Rampini

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