Morì in corsia Saranno scelti altri due esperti

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Il Tribunale civile di Lodi ha deciso per la nomina di due nuovi consulenti per valutare cosa non ha funzionato in quelle ore all’ospedale di Vizzolo Predabissi. Un medico legale e un chirurgo, che saranno nominati a fine marzo in tribunale, dovranno analizzare nel dettaglio tutti i documenti e la cartella clinica sulle ore in ospedale del 12enne Francesco Palomino Conga (nella foto), deceduto il 30 dicembre 2019 all’ospedale di Vizzolo Predabissi per una strozzatura dell’intestino non diagnosticata in tempo. Il giudice di Lodi ha sciolto ieri la riserva, a otto giorni dalle richieste dell’avvocato Giuseppe Badolato che nel processo civile rappresenta la famiglia Palomino, residente a Cervignano d’Adda. Il bambino nato nel 2007, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Lodi, se l’è portato via un volvolo ileale, una strozzatura che gli ha mandato in necrosi tre metri di intestino. Sul caso subito è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Lodi. A processo è finito il medico dell’ospedale accusato di omicidio colposo (udienza in primavera). Una notizia che non allevia sicuramente il dolore di Cotrina, assistente famigliare, e Vicente, artigiano, ma che potrà aiutare a fare luce sulle responsabilità della morte del loro figlio. Ora la famiglia, che ha intrapreso un percorso civile in Tribunale a Lodi contro l’Asst di Melegnano, aspetta di arrivare alla verità. L’avvocato Giuseppe Badolato ha depositato nell’udienza del 19 gennaio scorso davanti al giudice del tribunale civile di Lodi la relazione degli esperti Carlo Bernabei e Luciano Corbellini. Carlo D’Elia

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