Il primo sguardo è quello della pioniera Rina Monti, prima professoressa ordinaria nella storia dell’università italiana e a Milano. Si ricorda Margherita Hack, nei suoi anni di docenza alla Statale, all’Istituto di Fisica (lì tenne corsi fino al 1963). Si riscopre la storia di Cesarina Tibiletti, fondatrice dell’insegnamento dell’Algebra alla Statale, come quella della biochimica Ada Bolaffi, vittima delle persecuzioni razziali. “Donne in cattedra. Le docenti dell’Università degli Studi di Milano, 1924-2024“ è la mostra che verrà inaugurata oggi nel Loggiato del Rettorato, in via Festa del Perdono. Sarà visitabile gratuitamente dal 23 settembre al 14 ottobre (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 17.30). L’occasione è il centenario dell’ateneo: il Dipartimento di Studi storici, con la curatrice Michela Minesso, svelano - in questo percorso iconografico con molte immagini inedite - il ruolo svolto dalle donne docenti. Scienziate e umaniste. Tra loro la germanista Lavinia Mazzucchetti, la geografa Angela Codazzi, custode durante la guerra del patrimonio librario del suo Istituto, la storica Enrica Pischel. Nel racconto delle studiose delle diverse facoltà prende forma anche la storia di Milano, dal 1924 ad oggi.
CronacaMonti, Hack e le donne in cattedra