Una ragazza seguita con insistenza, un’altra raggiunta e palpeggiata. Due agguati che secondo quanto ricostruito finora sarebbero da ricondurre a un unico molestatore, che ha tolto il piacere di attraversare il parco in tranquillità alle vittime in un pomeriggio di sole come quello di venerdì. Teatro della duplice aggressione è il Parco 8 Marzo a Porta Vittoria, dedicato – manco a dirlo – proprio alla Giornata internazionale della donna. In manette per violenza sessuale è finito un uomo somalo di 29 anni senza fissa dimora che entrambe le vittime hanno riconosciuto come il loro aggressore, a distanza di pochi minuti. Intervenuti in loro soccorso, i carabinieri della stazione di Porta Monforte.
L’allarme è scattato con una segnalazione al 112: a chiedere aiuto, una ragazza italiana di 27 anni che ha riferito ai militari di esser stata poco prima palpeggiata sui glutei da uno sconosciuto, allontanatosi poi a piedi. Nel corso dell’intervento, un’altra ragazza di 32 anni, in stato di agitazione, ha raggiunto i carabinieri raccontando loro di essere stata seguita con insistenza da uno sconosciuto. Ai militari è bastato qualche giro di perlustrazione per individuare il presunto colpevole, che è stato poi riconosciuto dalle ragazze come il loro molestatore. Quindi l’uomo è stato identificato e bloccato dai militari. Infine, arrestato e accompagnato a San Vittore.
Sempre in un’area verde, poco più di un mese fa, era stata molestata e rapinata una venunenne tedesca. A dare l’allarme, in quel caso – era la notte del 4 febbraio – erano state le sue amiche, preoccupate perché la ragazza non visualizzava più i loro messaggi su WhatsApp e non rispondeva alle telefonate. Non poteva essendo stata trascinata in un angolo di via Pompeo Leoni, tra via Spadolini e viale Toscana, a ridosso del Parco delle Memorie industriali, da uno sconosciuto che dopo averla palpeggiata nelle parti intime le aveva portato via proprio il telefono, tagliandole così tutti i collegamenti in tempo reale. Ma anche in quel caso l’uomo, un marocchino di 44 anni, era stato individuato dalla polizia a poca distanza, mentre tentava di scappare a bordo di un bus, e arrestato per violenza sessuale e rapina. Mentre la vittima era stata soccorsa e accompagnata alla Clinica Mangiagalli.