Milano: Zona Lazzaretto, Via all'Ascolto: Divieti a Ottobre

Il Comune di Milano ha deciso di limitare l'utilizzo dei dehors e degli spazi all'aperto nelle aree della movida per 30 giorni, con orari più corti. Si procederà con un'ordinanza dopo un percorso di ascolto dei cittadini e commercianti.



Milano: Zona Lazzaretto, Via all'Ascolto: Divieti a Ottobre

Milano: Zona Lazzaretto, Via all'Ascolto: Divieti a Ottobre

Il modello è quasi identico a quello adottato, dopo un ricorso del condominio, in corso Garibaldi: orari più corti per l’utilizzo dei dehors e degli spazi all’aperto nelle aree della movida. Il modello Garibaldi è quello che il Comune ha in mente per le strade intorno a via Lazzaretto, via Lecco e via Melzo, il cosiddetto Rainbow District in Porta Venezia: la Giunta ha deciso di procedere con un’ordinanza che, per 30 giorni, disporrà il divieto di vendita e somministrazione per asporto di alimenti e bevande di qualsiasi tipo, alcoliche e analcoliche, e di utilizzo dei dehors per qualunque attività dalla mezzanotte alle 6 di mattina (in Garibaldi, invece, scatta dalle 22). Il divieto riguarderà tutte le tipologie di esercizi pubblici, di vicinato, attività artigianali, commerciali e distributori automatici. Attenzione, però. L’ordinanza non entrerà in vigore subito. La Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, infatti, prima ha preferito avviare un percorso di ascolto di cittadini e commercianti: in Albo Pretorio ieri è stato pubblicato il documento di “Avvio al procedimento” che consente alle associazioni di pubblici esercizi e portatori di interesse, a partire da ieri e fino al 30 settembre, di inviare osservazioni riguardanti le limitazioni orarie e di attività cui le due aree saranno soggette. Al termine di questo ascolto, dunque a ottobre, scatterà l’ordinanza di 30 giorni in Lazzaretto e Melzo. "Non vogliamo penalizzare il divertimento né le attività lavorative – afferma l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli –. Dobbiamo però consentire ai residenti il riposo e a tutti i cittadini di usufruire di uno spazio pubblico in sicurezza".

Massimiliano Mingoia