Ecco come cambia Milano per le Olimpiadi. Il progetto del Villaggio all'ex Scalo Romana

Presentato il masterplan dell’ex scalo dove sorgerà il Villaggio olimpico 2026, Vince il team Outcomist con Diller e Ratti. Una “linea verde’’ da est a ovest

 Il progetto 'Parco Romana' presentato dal team Outcomist vince il concorso internazionale

Il progetto 'Parco Romana' presentato dal team Outcomist vince il concorso internazionale

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Milano -  Dall’ex scalo ferroviario al “Parco Romana’’. A ovest, vicino a piazza Trento, ci sarà il Villaggio olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026. A est, in prossimità di piazzale Lodi, sorgerà una nuova piazza su più livelli, alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti e la stazione ferroviaria della Circle Line. Nel mezzo ci sarà un grande parco pubblico di circa 100 mila metri quadrati sui 190 mila mq complessivi, caratterizzato da un “Bosco sospeso’’ che collegherà l’area più a est con quella più a ovest. Ecco la fotografia di come si trasformerà l’ex scalo ferroviario di Porta Romana entro i le Olimpiadi del 2026. Ieri mattina Coima, Covivio e Prada, che hanno acquisto l’ex scalo da Fs per 180 milioni di euro, hanno svelato il masterplan preliminare vincitore del concorso internazionale per la trasformazione dell’area. In corsa sei gruppi finalisti, a prevalere alla fine è stato il team OUTCOMIST costituito da Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, con Gross. Max., Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia. L’obiettivo finale è realizzare il “Parco Romana’’ entro il luglio 2025, a pochi mesi dall’inizio dall’inizio delle Olimpiadi.

Il masterplan è stato illustrato da uno degli architetti del team vincente, Carlo Ratti, che ha sottolineato la funzione del parco, che "consentirà di collegare piazza Trento con la Fondazione Prada, il nord e il sud dell’area finora divise dalla scalo" e ha illustrato l’idea della linea verde che taglierà la zona, "una foresta sospesa che collegherà l’est e l’ovest dell’area e sarà connessa con i passaggi pedonali tra nord e sud. Ci sono ancora delle verifiche da fare in termini di fattibilità tecnica, ma l’obiettivo è realizzare una “high line’’ con foresta". La linea verde passerà sopra la ferrovia, che per circa 400 metri sarà interrata. Il nuovo quartiere sarà capace di ospitare fino a 10 mila persone. Manfredi Catella, ceo di Coima Sgr, sottolinea che "Scalo Porta Romana rappresenta un progetto industriale anche simbolico di ripartenza italiana.

Diventerà un luogo capace di attrarre visitatori italiani e stranieri, com’è Porta Nuova, in cui dopo la pandemia arriveremo ad accogliere 15 milioni di visitatori all’anno". Coima si occuperà in particolare del Villaggio olimpico, che alla fine dei Giochi si trasformerà in residenze universitarie. Carlo Mazzi (Prada Holding), invece, punta di più sull’aspetto ambientale: "Il progetto che abbiamo scelto riesce a valorizzare il verde dei nostri paesaggi". Alexei Dal Pastro (Covivio) si sofferma sul cronoprogramma: "I lavori per la parte ferroviaria sono già iniziati. La fase più operativa partirà con le bonifiche dei terreni, che avvieremo in tempi brevi". I passaggi intermedi? Entro maggio il masterplan definitivo, entro ottobre il progetto per il Villaggio olimpico.

Il sindaco Giuseppe Sala, intanto, afferma: "Le persone vogliono città più verdi e sostenibili. La scommessa è passare a un vero policentrismo dei quartieri. A questo servirà la riqualificazione degli scali. Il nuovo quartiere nello scalo Romana sarà per i giovani". L’assessore lombarda ai Trasporti Claudia Terzi, infine, ricorda che "la Regione ha stanziato 575 milioni di euro per le infrastrutture olimpiche, che si aggiungono ai 473 milioni di euro del Governo".

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