REDAZIONE MILANO

Milano, investe suo figlio di 18 mesi con l’auto nel cortile di casa. Il pm: “Non va punita, sconta già l’ergastolo come madre”

L'incidente nell’estate 2024, il piccolo ha gravissime lesioni permanenti. Il pm: Il processo e l'eventuale condanna sarebbero un trattamento contrario al senso di umanità. Parola al giudice

Foto di incidente (Studiosally)

Foto di incidente (Studiosally)

Milano – La Procura di Milano ha chiesto all'Ufficio del giudice per le indagini preliminari di non punire una madre che ha accidentalmente investito il figlio di 18 mesi con l’auto, schiacciandogli la testa. Motivazione: “Il processo e l'eventuale condanna costituirebbe una sorta di trattamento contrario al senso di umanità”. Per il pm Paolo Storari, infatti, la donna “sconta già una sorta di 'ergastolo con fine pena mai’”.

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I fatti risalgono alla scorsa estate quando, in un Paese dell'hinterland milanese, la donna mise in moto l'auto nel cortile di casa e senza accorgersene investì il figlio, che nell'incidente riportò lesioni permanenti. Per il pm Storari “una reazione penalistica non serve a nulla, anzi appare addirittura controproducente”, si legge sul Corriere della Sera, “non avendo il diritto penale alcuna funzione da svolgere, né per il reo né per la collettività”.

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Di qui la richiesta di escludere la punibilità della madre per tenuità del fatto, e quindi archiviare le accuse nei suoi confronto o, in subordine, di sollevare alla Consulta questione di legittimità costituzionale del reato di lesioni gravissime per possibile contrasto con il divieto di pene inumane.

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Tocca al Gip, ora, decidere se vi sia uno spazio giuridico, e quale, per non raddoppiare quella sorta di interiore “ergastolo con fine pena mai”, a cui fa riferimento l'accusa nella richiesta di archiviazione che è stata notificata alla donna.