DIMARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, giardino condominiale? No, bosco incantato

Luisella Albertoni e le sue magie all’uncinetto: "Sono felice se i miei oggetti possono donare conforto e rallegrare anche una sola vita".

MILANO

di Marianna Vazzana

Ha saputo trasformare il giardino del suo condominio nel bosco degli gnomi riempiendolo di sorprese create con il suo uncinetto: una farfalla che vola appesa a un ramo seguita da una piccola ape, una mongolfiera, persino una tazzina di caffè sospeso che oscilla grazie a un filo invisibile. Nascosta, una ragnatela (con tanto di ragno) intrecciata tra gli alberi. A terra, in mezzo all’erba fanno capolino funghi delle favole, tartarughe, gelati e matite giganti accompagnate dallo slogan “Viva la scuola viva“. Come a dire: basta lezioni a distanza, spegniamo i computer e riabbracciamoci.

I bambini del comprensorio Pezzotti dell’omonima via a pochi passi da viale Tibaldi, che racchiude 500 appartamenti, hanno gradito molto questi regali che vedevano spuntare durante il lockdown. Pensavano fosse il lavoro di fatine operose. Intanto, la “fatina“ li osservava dall’alto del suo balcone, sorridente, con i gomitoli sulle ginocchia mentre preparava la sorpresa del giorno dopo: è Luisella Albertoni, sessantottenne, mamma di un ragazzo di 27 anni, in pensione dopo aver lavorato per i Servizi sociali del Comune. Adesso nel condominio è una piccola celebrità. E continua la sua missione quotidiana. "Non immaginavo che questi miei lavoretti sarebbero stati tanto apprezzati", dice al Giorno. Inventa sempre qualcosa di nuovo e poi lo dona agli altri, non solo ai vicini e non solo ai bambini: ha rivestito i pali anti sosta all’ingresso del condominio, a ridosso del civico 11, con cappellini e mascherine. Non è raro, poi, vedere qualche sua creazione lungo la balaustra alla fermata del tram 15.

"Una volta ho creato il Duomo stilizzato. Qualcuno lo ha portato via. Io lo metto in conto: il mio obiettivo è regalare colore e bellezza; se qualcosa sparisce, ne realizzo un’altra e cerco di lanciare un messaggio con giochi di parole. Per esempio, il 25 aprile qualcuno ha preso la mongolfiera che avevo realizzato ed esposto come simbolo di libertà: allora ne ho disegnata una su un cartoncino e ho scritto “Bella Ciao“. Un doppio significato". La sua arte richiama il “guerrilla knitting“, un movimento che porta un tocco di colore e creatività negli angoli anonimi delle città con lavori fatti a maglia. "Ho imparato a lavorare all’uncinetto quando ero piccola. Una volta in pensione, ho riscoperto questa passione. In più svolgo attività di volontariato in una scuola d’italiano per stranieri e nelle case popolari di via Spaventa". Nata a Ghiffa, sul lago Maggiore, è a Milano da più di mezzo secolo e da 20 anni in via Pezzotti. Adesso che la “fatina“ è uscita allo scoperto, tanti le lasciano messaggi di ringraziamento. "Su un biglietto c’era scritto “la bellezza salverà il mondo“. Molti, poi, mi donano lana e tronchi d’alberi da trasformare. Io non mi fermo mai: adesso sto già pensando a una sorpresa per Natale". Sarà un’altra magia.