Milano, blitz all'alba contro la mafia dei rifiuti: smantellato campo di via Bonfadini

Le indagini della Direzione distrettuale antimafia sono state svolte dalla polizia locale a partire da giugno 2020: 33 arresti e 45 sequestri

Smantellato il campo rom di via Bonfadini

Smantellato il campo rom di via Bonfadini

Milano - Il campo nomadi abusivo di via Bonfadini 38 è stato sequestrato stamattina all'alba dagli agenti della polizia locale, e nei prossimi giorni scatterà l'abbattimento degli insediamenti in zona Rogoredo da sempre al centro di polemiche per episodi di criminalità e degrado. I sigilli al campo sono legati all'operazione "Rifiuti preziosi" della Dda e del Nucleo problemi del territorio della polizia locale, che ha smantellato un'associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, con un giro d'affari stimato in almeno un milione di euro: il centro nevralgico dell'attività dei 33 finiti in carcere era proprio l'insediamento all'incrocio tra via Bonfadini e via Zama.

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A capo dell'organizzazione c'erano gli esponenti della famiglia Cirelli, residente proprio all'interno del campo. Le indagini dei ghisa, che hanno portato a denunciare complessivamente 61 persone, sono scattate nel giugno 2020, a seguito dei numerosi interventi di Amsa per smaltire tonnellate di rifiuti abbandonati regolarmente nei pressi del campo. Dagli accertamenti investigativi è emerso che all'interno del campo si svolgeva una vera e propria attività di gestione dei rifiuti: quelli "buoni", in particolare il ferro, restavano all'interno dell'insediamento e venivano poi venduti; quelli inutili venivano trasportati fuori.

In un caso, i nomadi hanno pure costretto un imprenditore a smaltire il ferro nel campo, tanto che in questo caso è stata contestata l'estorsione con l'aggravante del metodo mafioso. Inoltre, i vigili hanno accertato anche un'ingente attività di spaccio di coca, con decine di acquirenti che si presentavano quotidianamente per acquistare una dose. Il dominus dell'organizzazione era il capo famiglia Umberto Cirelli, pregiudicato di 56 anni. Le attività di sgombero e abbattimento delle baracche abusive andranno di pari passo con l'assistenza dei Servizi sociali agli abitanti più fragili, in particolare donne, bambini e anziani. 

 

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