Cinque ragazzini pestano un dipendente Atm e poi fuggono in metrò

Indagine dei carabinieri sul raid a San Donato, caccia al branco nei filmati Oggi lo sciopero dei sindacati: metropolitane e bus fermi tra le 11 e le 13

Dell’indagine sull’aggressione in metrò si stanno occupando i carabinieri

Dell’indagine sull’aggressione in metrò si stanno occupando i carabinieri

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Prima il pestaggio. Poi la fuga in metropolitana. Il gruppo è scappato sul penultimo treno in partenza dal capolinea della M3 di San Donato, per poi scendere dopo poche fermate di linea gialla, probabilmente alla stazione di Brenta. È caccia ai cinque ragazzi che qualche minuto dopo la mezzanotte di sabato hanno preso di mira un dipendente Atm di 35 anni, che in quel momento stava chiudendo l’accesso alla scala mobile esterna della fermata, in vista dell’imminente interruzione notturna del servizio.

I carabinieri hanno acquisito i filmati delle telecamere installate a bordo del mezzo pubblico e di quelle che monitorano banchina e mezzanino a Brenta, possibile via di fuga dei teppisti. Stando a quanto denunciato dall’operatore di stazione, dimesso dal Policlinico San Donato con una prognosi di 10 giorni per trauma cranico e varie contusioni, il primo a entrare in azione è stato uno dei ragazzi, che l’ha colpito al volto, seguito dagli altri quattro che lo hanno spintonato e malmenato per passare: "Dobbiamo tornare a casa", gli avrebbero detto urlando. Il trentacinquenne è riuscito comunque a dare l’allarme ai colleghi della centrale operativa, che a loro volta hanno allertato il 112 e la security interna; i cinque sono comunque riusciti a scappare sul convoglio in partenza prima dell’arrivo dei militari del Radiomobile e dei vigilantes dell’azienda trasporti. Tuttavia, è molto probabile che i teppisti (che hanno agito a volto scoperto) abbiano lasciato traccia del loro passaggio nel percorso tra San Donato e Brenta, considerato che in quei minuti c’erano pochi passeggeri a bordo del treno.

Il violento raid ha generato l’immediata reazione dei sindacati, che sabato sera hanno proclamato uno sciopero per "gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori": l’agitazione, indetta unitariamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Orsa, bloccherà la circolazione di metropolitane, autobus e tram dalle 11 alle 13 di oggi. "Cosa deve succedere ancora perché al personale Atm sia concesso di lavorare senza rischiare quotidianamente la propria incolumità?", l’interrogativo di Angelo Piccirillo, segretario milanese della Filt-Cgil. "Insulti e aggressioni fisiche – ha aggiunto – non possono diventare rischi del mestiere. Subito un tavolo con Comune, Prefettura e azienda". "È gravissimo che, nonostante le nostre denunce come sindacato Orsa, ad oggi ancora non siano stati presi provvedimenti seri da parte delle istituzioni", ha chiosato Pasquale Ferri.

 

 

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