ILARIA CHECCHI
Cronaca

Milan, avanti su San Donato. Ecco il nuovo stadio da 70mila spettatori: "Nel 2025 la prima pietra"

Consegnata la proposta di variante urbanistica per l’area San Francesco in vista del “trasloco“. Le parole chiave del progetto sono "sostenibilità e fruizione". Sarà la porta a sud di Milano.

Milan, avanti su San Donato. Ecco il nuovo stadio da 70mila spettatori: "Nel 2025 la prima pietra"

Milan, avanti su San Donato. Ecco il nuovo stadio da 70mila spettatori: "Nel 2025 la prima pietra"

Il primo, importante, passo formale è stato fatto: nella giornata di ieri il Milan ha presentato una proposta di Variante Urbanistica per l’area “San Francesco“ al Comune di San Donato Milanese, mettendo una pietra miliare all’eventuale futuro avvio di un iter progettuale per realizzare il nuovo stadio rossonero.

L’ipotesi messa sul tavolo prevede la costruzione di "un impianto innovativo, sostenibile e multifunzionale", a detta del club rossonero, in grado di accogliere circa 70mila spettatori: forma e dettagli specifici sono stati solo pensati per realizzare il masterplan ma saranno tutti aspetti che verranno stabiliti in futuro, quando il percorso per rendere realtà la nuova casa del Diavolo sarà a un punto più avanzato.

La base, dunque, è il progetto già messo a terra da Sportlife City e la richiesta di variante portata avanti dal club consentirebbe di realizzare sugli stessi 108mila metri quadrati un’area a forte vocazione sportiva, ma con un mix multifunzionale di strutture e servizi inserito in un contesto di 235mila metri quadrati di verde fruibile, rispetto ai circa 80mila della precedente proposta.

"Valorizzare un’area da sempre difficile tramite uno sviluppo sostenibile integrato – gli obiettivi secondo i promotori del progetto –, creare la prima vera “Porta di Milano“ a Sud della metropoli e realizzare una serie di interventi migliorativi di urbanizzazione, come la connessione di San Donato all’Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi e una più facile fruibilità del Parco Sud". Sono alcuni degli obiettivi promossi dalla società di via Aldo Rossi, senza dimenticare come "la costruzione di un nuovo polo così prestigioso prevederebbe degli interventi migliorativi sulla rete infrastrutturale esistente che andrebbero a coinvolgere la stazione ferroviaria, metropolitana e la rete viaria, così come un nuovo sistema di percorsi pedonali e ciclabili".

"Sostenibilità e fruizione" le parole chiave del progetto, secondo le parole dei vertici del Milan, per un progetto che non include il solo nuovo stadio ma un vero e proprio "centro godibile ogni giorno della settimana e non solo in occasione dei match casalinghi del Milan".

Sarà la CAA ICON, società internazionale leader nel settore del project management, a guidare la realizzazione del progetto (l’ex Ceo Tim Romani, ora supervisore dello sviluppo del progetto, ha guidato la realizzazione di 57 stadi nella sua carriera ventennale), mentre “Manica“ è il design architect incaricato di sviluppare l’intero masterplan. "Ora il Comune di San Donato Milanese dovrà rivedere il nostro piano ed entro massimo due mesi dovrà presentarlo in Regione Lombardia che, a sua volta, sarà coinvolta nel processo di revisione: diciamo che a inizio 2025 contiamo di avere l’approvazione finale per iniziare i lavori nell’ottobre dello stesso anno. L’obiettivo è che la squadra possa giocare la sua prima partita nel nuovo stadio con l’inizio del campionato nel 2028. I costi dell’operazione sono ancora in fase di studio, quindi preferisco non dare false aspettative ma in tutte le occasioni in cui ho collaborato con Gerry Cardinale i fondi necessari sono stati sempre stanziati" le parole di Romani.

Il Diavolo punta a diventare il primo club ad avere lo stadio più sostenibile d’Italia e d’Europa, attraverso l’ottenimento della certificazione “Leed Gold“ tramite l’utilizzo di soluzioni ad alto risparmio energetico e all’implementazione di sistemi per il recupero delle acque. I 70mila posti previsti saranno all’insegna del comfort (con sedute più spaziose) e dell’accessibilità (i tifosi con disabilità potranno assistere ai match da ogni settore), mentre la maggiore vicinanza al campo di gioco e l’ampia offerta di servizi, di bar e ristoranti renderanno il giorno della partita ancora più coinvolgente e godibile. Oltre allo stadio, infine, il progetto presentato prevede anche un Museo del Club, un Milan store, i nuovi headquarter della società, un hotel, spazi dedicati al wellness della squadra, ampi parcheggi, ponti pedonali, un distretto per l’intrattenimento, nonché un Energy Center per la produzione di energia sostenibile: eventi, concerti e programmi culturali saranno poi messi al servizio della comunità.