
A Milano sviluppato un microscopio di ultiam generazione
Milano – Un innovativo microscopio ottico in grado di produrre, in modo più efficace rispetto ai sistemi attualmente in uso, immagini dettagliate della composizione chimica di un campione, fino ad arrivare a individuare microplastiche rinvenute nell'ambiente e all'interno di tessuti animali.
Lo ha sviluppato un team di ricerca internazionale coordinato dall'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche di Milano (Cnr-Ifn), al quale hanno partecipato ricercatori del Dipartimento di fisica del Politecnico di Milano, della Columbia University di New York e della californiana Stanford University.
Nel lavoro, pubblicato sulla rivista Optica, i ricercatori e le ricercatrici dei rispettivi istituti dimostrano – tramite la spettroscopia a trasformata di Fourier – di aver superato il principale problema dei microscopi Raman in commercio, cioè il lungo tempo necessario per acquisire un'immagine dettagliata del campione, dovuto al fatto che essi misurano uno spettro per ogni punto mediante una scansione della sua superficie: un processo lento che richiede circa 1 secondo per ogni punto (pixel).
I ricercatori argomentano che la spettroscopia a trasformata di Fourier, infatti, offre la possibilità di misurare in parallelo tutti i punti del campione, rimuovendo i filtri spaziali o spettrali impiegati nelle tecniche tradizionali: questo metodo, basato su una tecnica detta ‘interferometria’, combina un'elevata efficienza alla possibilità di acquisire contemporaneamente più dati sullo stesso campione. Il Politecnico di Milano spiega che lo strumento rappresenta un importante passo avanti nel campo della microscopia e della spettroscopia, aprendo nuove prospettive per la ricerca nelle scienze dei materiali e nelle scienze della vita: potrà, infatti, contribuire allo studio di materiali bidimensionali innovativi, e alla rivelazione e caratterizzazione di microplastiche rinvenute nell'ambiente e all'interno di tessuti animali.
I benefici offerti dal microscopio derivano dall'inedita combinazione di due tecniche: la spettroscopia Raman e la spettroscopia a trasformata di Fourier. L'effetto Raman è un fenomeno fisico sfruttato da decenni per ottenere informazioni sulla composizione di un campione senza perturbarlo: permette, infatti, di ottenere mappe bidimensionali delle proprietà di un materiale o di un tessuto biologico.