REDAZIONE MILANO

"Mi uccido". Tensione all’ingresso del Tribunale

"Mi uccido". Tensione all’ingresso del Tribunale

Momenti di tensione ieri mattina sullo scalone del Tribunale di Milano, dove un uomo ha minacciato di uccidersi puntandosi un coltello alla gola. Immediato l’intervento dei carabinieri, arrivati in corso di Porta Vittoria attorno a mezzogiorno con il Nucleo Radiomobile e il Reparto operativo, ai quali poi si è aggiunta una Volante della polizia. Stando a quanto ha raccontato l’uomo, che poi si è scoperto essere un algerino di 44 anni, all’origine del suo gesto c’è un problema di tipo familiare: non avrebbe più contatti con la sua ex compagna, la quale gli starebbe impedendo di vedere suo figlio. Ma pare che nei confronti dell’uomo sia stato emesso un provvedimento di allontanamento dal nucleo familiare. Una questione ingarbugliata, ancora tutta da verificare.

Ma la priorità, ieri, era che l’uomo non si facesse del male e non si avventasse su altre persone; per questo i militari si sono avvicinati a lui, e i “negoziatori“ del Comando provinciale hanno provato a farlo ragionare, mentre altri carabinieri e poliziotti presidiavano tutta l’area, monitorando l’ingresso del Tribunale. Il dialogo è andato avanti per un’ora e mezza, finché l’uomo, che ha sempre avuto un atteggiamento collaborativo, non si è convinto ad abbassare il coltello e si è lasciato accompagnare oltre le cancellate del Tribunale e poi alla caserma della Compagnia Duomo. Per lui è poi scattata la denuncia per porto di armi od oggetti atti a offendere .

M.V.