
Ci vorrà ancora molta pazienza prima di vedere ripristinato il collegamento tra Milano e Seregno
Ritardi dovuti alle difficoltà della ditta appaltatrice e alla mancata consegna delle aree soggette ai lavori da parte del Comune di Bresso che hanno portato a uno slittamento di circa 16 mesi del termine dei lavori, ora ipotizzato per settembre 2027. È quanto emerso ieri in Commissione territorio e trasporti del Consiglio regionale nel corso dell’audizione della Città metropolitana di Milano, chiesta dai consiglieri regionali Fabrizio Figini di Forza Italia e Gigi Ponti del Partito democratico per fare il punto della situazione sui lavori della metrotranvia Milano-Desio-Seregno. A illustrare le difficoltà generate dai problemi la consigliera delegata di Città metropolitana Daniela Caputo, che ha ribadito con forza la richiesta alla Regione Lombardia di adoperarsi affinché vengano riconosciuti aiuti e ristori di carattere economico ai soggetti coinvolti. "Comprendo e condivido le rimostranze e le difficoltà espresse dai sindaci e da Confcommercio, più volte nel corso di questi mesi ho avuto modo di interloquire con tutti loro e posso solo, ancora oggi, dichiarare che da parte della Città metropolitana è e sarà messo in campo il massimo sforzo, anche per rispondere alle esigenze dei commercianti e delle imprese che possano risentire dei tempi di cantierizzazione".
Sui danni diretti e indiretti alle imprese e sui disagi ai cittadini derivanti dai cantieri ora fermi si è soffermato in particolare il sindaco di Bresso Simone Cairo che ha chiesto di chiudere la prima fase dei lavori entro 60 giorni, ripristinando la viabilità e i marciapiedi oggi non utilizzabili dalla popolazione. La cooperativa appaltatrice intanto è impegnata in un processo di mediazione che dovrebbe concludersi a fine febbraio. L’opera, progettata nel 1999, ha subìto un iter complesso e travagliato con l’apertura dei cantieri a gennaio 2023 per un investimento complessivo di 256 milioni di euro, in una zona densamente popolata su cui insistono centinaia di migliaia di abitanti in due province e oltre 4mila imprese commerciali e di servizi.
"Speriamo che la mediazione possa finire presto in modo positivo e che i lavori riprendano a pieno ritmo – sottolineano i consiglieri regionali del Pd Gigi Ponti e Simone Negri –. Per ciò che riguarda il fronte regionale, va verificata la possibilità di attivare i distretti unici del commercio per supportare gli operatori commerciali messi in difficoltà dai cantieri, perché a questo territorio occorre un’infrastruttura di trasporto pubblico ma anche un sistema commerciale in buona salute". "La situazione è drammatica, servono risposte urgenti e concrete per superare questa imbarazzante situazione - ha commento la consigliera di Fratelli d’Italia Alessia Villa –. Servono ristori ai commercianti e alle aziende fortemente penalizzate e poi, dato il considerevole impegno economico di Regione e Governo, oltre ai fondi del Programma operativo regionale Fesr, si deve necessariamente superare questa fase di stallo con risposte adeguate alla situazione odierna e non generiche da parte di Città metropolitana".