REDAZIONE MILANO

Estorsione e traffico di metanfetamine, arrestati due giovani

L’indagine ha preso forma all’inizio dell’anno, sviluppando gli accertamenti sul tentativo di estorsione nei confronti di un esercente di via Paolo Sarpi che aveva denunciato ai carabinieri le pressioni ricevute dalla gang

Arresti banda di estorsori (Newpress)

Milano, 14 luglio 2014 - Due giovani cinesi sono stati arrestati dai carabinieri del comando provinciale di Milano e una terza persona sarebbe riuscita a fuggire in Cina prima del fermo. L'attività investigativa ha documentato la presenza di un agguerrito gruppo criminale cinese dedito alle estorsioni nei confronti di connazionali e al traffico dello shaboo, cristalli di metanfetamina

L’indagine ha preso forma all’inizio dell’anno, sviluppando gli accertamenti sul tentativo di estorsione nei confronti di un esercente di via Paolo Sarpi che aveva denunciato ai carabinieri le pressioni ricevute dalla gang, facendone arrestare quattro.  Nel corso delle operazioni, gli investigatori hanno tratto in arresto anche due insospettabili donne cinesi, rispettivamente di 29 e 35 anni, che occultavano 500 grammi di shaboo.

 Ai due cinesi le ordinanze del Tribunale di Milano sono state notificate in carcere dove si trovavano già per altri reati. Uno dei due è Hu Yongxiao, detto Wenje, il 23enne coinvolto con un complice nell'omicidio del proprietario di un karaoke (Xipu Hu, di 36 anni) ucciso la notte del 28 febbraio scorso in via Signorelli, a Chinatown. E proprio un karaoke, stavolta in via Paolo Sarpi 33, è al centro della nuova indagine. Il 7 febbraio scorso una banda di 8 cinesi ha fatto irruzione nel locale per convincere il proprietario a cedere all'estorsione (100mila euro in un colpo oppure 2mila euro al mese), ma è scoppiata una rissa e all'arrivo dei carabinieri 4 membri della gang sono stati arrestati: il capo Wu Ian Xiao, di 44, e tre complici di 22, 24 e 25 anni.

In quell'occasione il proprietario ha denunciato ai militari i tanti tentativi di estorsione (mai finalizzata) accompagnati da minacce fisiche e intimidazioni, come un colpo di machete sul bancone. Nel corso delle nuova indagine gli investigatori hanno inoltre scoperto una sorta di dormitorio cinese illegale in via Pellegrino Rossi dove sono state trovate due donne che custodivano in scatole di latta 550 grammi shaboo, una metanfetamina molto diffusa nella comunità.