
Delpini celebra la solennità di San Carlo Borromeo in Duomo a Milano
Milano, 3 novembre 2018 - "L'aggregazione motivata dalla nostalgia è sterile, l'aggregazione consolidata dalla paura è conflittuale, l'aggregazione forzata dalla normativa è artificiosa. Noi siamo il popolo radunato dalla speranza, convinto dalla fede nelle promesse di Dio, animato dal dono dello Spirito Santo". Le parole dell'omelia dell'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini - nella Solennità di San Carlo - suonano come un inno a essere una cosa sola, alla condivisione della vocazione alla speranza, alla convocazione da cui nasce la vera comunione.
Celebrazione solenne, vigiliare della domenica, in cui si somma, al ricordo del copatrono della Diocesi, la conclusione dei Lavori del Sinodo minore “Chiesa dalle Genti”. Genti che sono fisicamente presenti in Cattedrale, dove arrivano insieme, in una suggestiva processione formata da oltre 400 persone tra cui i 150 i Delegati del Sinodo che, per tutta la giornata, hanno votato, approvandolo, il Documento finale. Testo consegnato, in conclusione del Pontificale, all’Arcivescovo stesso, il quale, entrando in Cattedrale, porta tra le mani la croce simbolo del Sinodo.
Al termine del Pontificale, inoltre, è stata benedetta la 'Pala dell'Assunta' di Lucio Fontana. Opera mai vista prima e magnifica, se pur non realizzata in marmo come erau previsto, e posta, per tutto il periodo della mostra “L’arte novissima. Lucio Fontana per il Duomo di Milano 1936-1956”, presso l’altare di Sant’Agata.