
di Alessandra Zanardi
Il paradiso del vintage e del collezionismo. È un appuntamento che si ripete da decenni quello di “Pulci e non solo”, il mercatino dell’antiquariato e del modernariato che a domeniche alterne, nelle due sedi di San Donato e Corsico, attira centinaia di visitatori tra curiosi, amanti delle particolarità e nostalgici del tempo che fu. Libri, cartoline, monete, giornali, fumetti, vestiti anni Settanta e Ottanta, 45 giri: sono solo alcuni dei generi che si possono trovare gironzolando tra le bancarelle. "Ci sono anche lampade, mobili e componenti di arredo – spiega Carmela Vinelli, presidente dell’associazione “Pulci e non solo”, che da 31 anni organizza l’iniziativa –. Tra i visitatori non mancano gli architetti, alla ricerca di oggetti inusuali per arredare loft e riconvertire vecchi capannoni dismessi". "C’è poi il settore del collezionismo che, tra soldatini e trenini in latta, si conferma uno dei preferiti dagli amanti del genere". Non mancano nemmeno gli aneddoti: "Anni fa – racconta Vinelli – curiosando tra le bancarelle un cliente si portò a casa, per sole 10mila lire, tre disegni di Chagall. Dopo averli acquistati, li fece valutare e scoprì che erano originali".
A Corsico l’appuntamento è in via Togliatti, la prima e la terza domenica del mese. A San Donato l’iniziativa si svolge nel parcheggio del quinto palazzo uffici dell’Eni, lungo la via Emilia, la seconda, la quarta e, quando c’è, la quinta domenica del mese. Ognuna delle due sedi raccoglie una media di 180-200 espositori. "Inutile dire che gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche nel nostro settore – osservano gli organizzatori –. Ci siamo sempre attenuti alle regole, a partire dall’obbligo delle mascherine nella fasi di recrudescenza del contagio, anche se questo ha un po’ assottigliato il numero di visitatori poiché alcune persone, si sa, mal sopportano le restrizioni. Ora il pubblico sta ritornando".
Il mercatino è un pittoresco insieme di colori e suggestioni, un tuffo nel passato che non può non strappare un sorriso. Un fenomeno di costume, ma anche un luogo d’incontro, aggregazione e condivisione. E se l’evento si conferma una meta privilegiata per gli appassionati del genere, può comunque risultare piacevole, anche per i non addetti ai lavori.