Meno hacker, aumentano i ladri . Email e sms le chiavi più utilizzate

La tecnica maggiormente diffusa resta fingersi enti o banche per portare a termine il colpo

Meno hacker, aumentano i ladri . Email e sms le chiavi più utilizzate

La tecnica maggiormente diffusa resta fingersi enti o banche per portare a termine il colpo

Nel report dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia, sulla base del primo trimestre dell’anno, gli analisti (nella foto Domenico Raguseo), indicano "il profitto finanziario ottenuto attraverso il furto di dati" come "il danno principale causato dai criminali informatici". La motivazione di chi “attacca“ è quasi sempre commettere un reato attraverso l’informatica: il cybercrime (455 casi). Solo in una decina di occasioni il danno era finalizzato unicamente alla violazione dei dati personali (privacy), a sabotare un servizio informatico o all’hackeraggio fine a se stesso (“attivismo“). La finanza, in particolare il settore bancario, è la vittima preferita (233 casi) davanti alle società (98 volte) che forniscono software (programmi informatici) e hardware (la parte fisica dei dispositivi), al commercio (53) - soprattutto i canali di vendita online - e alla pubblica amministrazione (48).

La tecnica più utilizzata si conferma il phishing (231 casi in Lombardia), il tentativo di ingannare con email o messaggi sullo smartphone: i criminali si fingono enti o banche per chiedere codici personali, dati e autorizzare pagamenti. La seconda strada più battuta per arrivare al furto di dati o denaro è l’invio di malware, virus che paralizzano computer e telefoni: nel primo trimestre è successo già in 199 attacchi. L.B.