
Meningite (Archivio)
Milano, 5 gennaio 2017 - Sono numerose le telefonate per richiesta di informazioni e chiarimenti sull'allerta meningite che rimane alta. Tuttavia non c'è alcuna corsa a vaccinarsi all'Azienda per la tutela della salute (ATS) di Milano, in attesa che dal 10 gennaio entrino nel vivo le nuove disposizioni regionali. Quasi 400 al giorno scrivono o chiamano: «numeri davvero da record» secondo l'ATS. Gli esperti ricevono quotidianamente una media di 150-200 chiamate e circa 200 email: «La maggior parte - spiegano dall'ATS - provengono soprattutto da giovani adulti, che non a caso sono la categoria più a rischio». Specialmente coloro che verso i 17-18 anni non hanno fatto il richiamo della vaccinazione, e si sentono quindi non protetti. Il numero di vaccinazioni in ATS fatte in questo periodo, invece, è «assolutamente nella norma» anche perché, al di là di eventi specifici (come il caso di novembre 2016, in cui morì una studentessa universitaria e si vaccinarono molte persone che erano venute a contatto con lei), l'ATS non vaccina adulti che non appartengano a una categoria a rischio, o che non abbiano soggiornato in un'area considerata a rischio (Paesi esteri in cui la meningite è più diffusa, ma di recente anche la Toscana). Chi non rientra in queste categorie può acquistare il vaccino in farmacia, e fare la somministrazione dal proprio medico di famiglia. Secondo le disposizioni di Regione Lombardia, entro il 10 gennaio le ASST e le ATS coinvolte dovranno rendere disponibile sul proprio sito web i costi dell'offerta vaccinale per la meningite, che avverrà in momenti dedicati (e non andrà quindi a 'intasarè tutte le altre vaccinazioni). Sugli stessi siti sarà disponibile un numero telefonico per prenotare il proprio turno, mentre l'attivazione degli ambulatori in cui verrà somministrato il vaccino è attesa dal 15 gennaio in poi.