
Roberto Carlo Rossi presidente dello Snami Lombardia
Milano, 16 maggio 2017 – Da metà giugno le vaccinazioni dal meningococco in co-pagamento (cioè al prezzo dimezzato che la Regione spunta ai propri fornitori) si potranno fare dal pediatra. E questa è la buona notizia da Palazzo Lombardia, dove s’è chiusa la trattativa tra l’assessore al Welfare Giulio Gallera e i sindacati di pediatri e medici di famiglia, per coinvolgerli nelle somministrazini dell’antimeningococco B, C e ACWY che hanno intasato gli ambulatori delle Asst: 105.301 prenotazioni da gennaio ad aprile (33.007 nella sola Ats Metropolitana) a fronte di 26.021 vaccinazioni al 15 marzo; liste d’attesa che superano l’anno, chiuse da un mese.
Con i sindacati dei pediatri, che s’erano offerti, l’accordo è concluso, spiega l’assessore: «Entro il 1° giugno le Ats raccoglieranno le adesioni, dai 15 i pediatri potranno somministrare nei propri studi i vaccini in co-pagamento ai bambini e ragazzi fino a 14 anni». In particolare l’antimeningococco B che è gratis solo per i nati dal 2017. La cattiva notizia è che gli adulti non potranno fare l’antimeningococco con lo sconto dal proprio medico, mentre continueranno a poterselo fare iniettare da lui, comprandolo a prezzo pieno in farmacia. «Dispiace - osserva Gallera - non sia stata raggiunta l’intesa anche con i medici di medicina generale e apprezzo la disponibilità della Fimmg».
Il sindacato voleva firmare ma non ha potuto: rappresenta il 42% dei medici lombardi e lo Snami, guidato dal presidente dell’Ordine dei medici di Milano Roberto Carlo Rossi, s’è impuntato. Sui soldi - voleva 20 euro a iniezione contro i 9,95 dell’Asst - «ma non solo», precisa all’Adnkronos il vicepresidente Adriano Bampa, ricordando le altre obiezioni su responsabilità per eventuali effetti collaterali e procedura, ritenuta farraginosa. La Regione sta vagliando la possibilità di fare accordi con i medici nelle Ats in cui la Fimmg è maggioritaria. Ma Milano non è tra queste. Intanto «coi pediatri contiamo di snellire le liste di attesa. Ed entro giugno aumenteremo le ore degli ambulatori delle nostre Asst, per riaprire le agende».