Milano, 18enne ucciso dalla meningite: il Lagrange sotto choc

La preside: "Diego era un ottimo studente. I suoi compagni lo ricorderanno"

Diego Currò in uno scatto felice postato sulla sua pagina Facebook

Diego Currò in uno scatto felice postato sulla sua pagina Facebook

Milano, 25 aprile 2018 -  «Ricorderemo Diego al Lagrange, saranno i suoi compagni a scegliere come. Era un ottimo studente, non riusciamo ancora a capacitarcene». Così Neva Cellerino, preside dell’istituto superiore di via Litta Modignani, ricorda Diegu Currò, ucciso mercoledì scorso dal meningococco C. Era in quarta superiore, indirizzo alberghiero, aveva festeggiato i 18 anni poco più di due mesi fa.

«Due giorni dopo la sua morte al Niguarda l’Ats Metropolitana ci ha comunicato che si trattava di meningite, non sapevano ancora il ceppo – continua la preside – abbiamo mandato un’informativa a tutte le famiglie e diramato una nota, con le disposizioni dell’Ats, tramite il registro elettronico per spiegare a tutta la comunità scolastica come procedere. Chi è stato in contatto stretto con il ragazzo, per almeno quattro ore, è stato sottoposto a profilassi». I compagni, i suoi professori e anche le classi considerate «più a rischio»: antibiotico per 71 studenti e 45 tra insegnanti e personale scolastico. «Abbiamo organizzato un incontro con Ats e le famiglie per spiegare bene cosa succede in questi casi e come è possibile difendersi dal batterio - continua la preside – perché si può debellare se preso in tempo. Quando succede ai ragazzi così giovani non si riescono a trovare spiegazioni». Sono state contattate anche le altre persone che sono rimaste in stretto contatto con Diego Currò nei dieci giorni precedenti, la finestra temporale nella quale è possibile il contagio, altre 25 fra parenti e amici sono state sottoposte a profilassi giovedì sera. Sabato scorso i funerali nella chiesa di Sant’Alessandro a Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, il paese di provenienza della famiglia, che vive a Senago, in via Comasina. Nei prossimi giorni scatterà la vaccinazione a tappeto per i circa 1.500 studenti del Lagrange.

«Avevamo già inviato il mese scorso la documentazione degli studenti per l’obbligo vaccinale – ricorda Neva Cellerino – l’azienda sanitaria procederà con i richiami e inviterà a sottoporsi all’anti-meningococco». «In queste settimane concitate ci siamo dovuti occupare dei ragazzi, adesso ricorderemo Diego. Siamo rimasti tutti colpiti profondamente dalla sua morte. Ascolteremo i compagni di classe per capire come vogliono ricordarlo».

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