Milano, i Campionati italiani di memoria: ecco i vincitori. Le loro storie e i loro record

Sono undici gli atleti della mente che si sono battuti agli “Italiani”

Il gruppo si è cimentato in dieci discipline

Il gruppo si è cimentato in dieci discipline

Milano 18 marzo 2019 - Immaginiamo di dimenticare lo smartphone e di dover contattare un familiare. Farsi prestare un telefono non sarebbe difficile ma quanti ricorderebbero il numero a memoria? Tanti si sentirebbero persi, perché di solito basta schiacciare un tasto per chiamare automaticamente. Ergo: se da un lato la tecnologia è comodissima, dall’altro fa rilassare troppo il cervello, che a lungo andare ricorda sempre meno informazioni. Come risolvere il problema? Allenandosi. Lo sanno bene gli 11 “atleti della mente” italiani e stranieri (il più giovane è un dodicenne serbo, Zan Arsov) che hanno partecipato al Campionato italiano di Memoria Open 2019, settima edizione, organizzata al Boga’s Space di via Seprio 2 a Milano sabato e domenica cimentandosi in dieci discipline diverse: dalla memorizzazione di codici binari e numeri a quella di date storiche, visi, nomi e mazzi di carte in un tempo limitato.

«Ma non chiamateci nerd», precisa Matteo Salvo, 42 anni, presidente dell’Italian Memory sport Council, unico italiano detentore del titolo di International Master of Memory, promotore dell’evento, che si è avvicinato alle tecniche di memoria quando era uno studente di Ingegneria meccanica «perché - rivela - avevo difficoltà a studiare». Poi ingegnere lo è diventato. Ma si è talmente appassionato ai segreti di memorizzazione da trasformarli nel suo lavoro e oggi tiene corsi in aziende e scuole di diverse città. Sabato e domenica non poteva mancare al “suo” campionato. Trionfatore è Matteo Di Cianni, 31enne di Mondovì, in Piemonte, che lavora come etichettatore di carni. È riuscito a memorizzare 2.400 numeri in 30 minuti (e non solo).

«La mia preparazione - spiega - si basa su tecnica, allenamento e pensiero positivo. Per ricordare la sequenza delle carte utilizzo circa 1.300 immagini che associo a figure e numeri. Ma il vero segreto è dare la giusta attenzione a informazioni e dati ogni giorno, per mantenere sempre allenata la mente: dalla lista della spesa ai numeri telefonici da ricordare, fino alle date dei compleanni». Le tecniche possono aiutare tutti nella quotidianità.

Una è quella delle mappe mentali: disegni che aiutano a tradurre concetti e informazioni in immagini. C’è pure la strategia dei “loci ciceroniani”: si crea una libreria mentale grazie alla memoria visiva. Oppure si dividono le parole in immagini concrete che danno vita a storie. Esempio: per ricordare «determinazione» si può pensare a del «deter»sivo che si è rovesciato a terra e che viene raccolto da «Mina e lo zione». Tra i talenti che si sono distinti: Mara Brescianini, che ha battuto il suo stesso record nella disciplina nomi e visi ricordando 75 nominativi in 15 minuti, la “memory girl” indiana Sri Vyshnavi Yarlagadda, 24 anni, seconda classificata, e Andrea Muzii, terzo: 19enne di Roma, matricola di Medicina, secondo al Campionato Italiano di Cubo di Rubik 2018 nella categoria da bendato.

È riuscito a ricordare 1.098 cifre in 30 minuti. Ora i “genietti” della mente torneranno ad allenarsi, puntando a mete sempre più ambiziose.

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