BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Melzo, incidente tra furgone e scooter: morto 45enne

Il tragico impatto in via Togliatti, all’altezza dell’incrocio con via De Gasperi, in zona industriale

Il furgone dopo l'impatto

Melzo, 28 luglio 2019 - La corsa per salvare la vita di Riccardo Testa è finita nel peggiore dei modi. Il motociclista di Melzo è morto poco dopo l’arrivo al San Gerardo, in codice rosso. Ieri, il suo ultimo viaggio durato una manciata di minuti, il tempo necessario per il volo fra via Togliatti, a 200 metri da casa, e l’ospedale di Monza. Alle 11.20, era appena salito sul suo scooter, quando si è scontrato con un furgone, un Fiat Doblò, all’altezza dell’incrocio con via De Gasperi, in zona industriale.

Al volante un artigiano residente in città che stava rientrando in ditta dopo una mattinata di lavoro. Il centauro aveva il casco allacciato e il padroncino è risultato negativo all’alcol-test. L’impatto tremendo non ha lasciato scampo alla vittima. Le responsabilità del frontale sono tutte da chiarire. Sull’incidente indaga la polizia locale, coordina il comandante Eugenio Negri, impegnato nei rilievi per tutto il giorno. Sotto choc familiari e amici, il 45enne conviveva. La sua scomparsa è rimbalzata in piazza e su Internet.

«Una altro morto sulla strada, questa scia di sangue deve finire - dice il sindaco Antonio Fusè, subito raggiunto dalla notizia del terribile schianto -. Autovelox e controlli non servono a fare cassa, ma a salvare vite, vorrei che fosse chiaro. La gran parte dei lutti sono frutto di una violazione del codice. Sembra banale, ma se tutti rispettassero le regole non ci troveremmo più in situazioni come questa. Sono vicino ai parenti, li abbraccio con affetto». Il motorino distrutto, lui sbalzato rovinosamente a terra. I medici del 118 l’hanno stabilizzato e caricato sull’elicottero in condizioni più che critiche. Ma speravano si salvasse. E invece arrivati al pronto soccorso hanno dovuto arrendersi all’evidenza. Troppo gravi i traumi subiti. E mentre gli agenti cercano di chiarire con esattezza la dinamica, la comunità fa i conti con un’altra croce.

Un’estate nera per la Martesana che piange altri morti: il 74enne Abramo Facchinetti, l’ex assessore all’ambiente di Inzago investito sulla Padana a Truccazzano l’8 luglio mentre era in bicicletta, e Romany Tawardrous, il 21enne di Baranzate travolto e ucciso a Inzago a fine giugno anche lui mentre era in sella da una barista che rientrava dal lavoro all’una e mezza di notte. Vicende che hanno lasciato un segno profondo.