MONICA AUTUNNO
Cronaca

Melzo, recupero dell’ex Galbani: avanti tutta verso la firma

Incontri in corso fra l’amministrazione Fusè, Officine Mak e i legali delle parti Il sindaco: sarà trovata la quadra per arrivare alla trasformazione che la città aspetta

Melzo, area ex Galbani

Melzo (Milano) -  Recupero aree ex Galbani, già in corso gli incontri fra la "rinnovata" amministrazione Fusè e Officine Mak, "ve ne sono stati in agosto, ve ne saranno in seguito. Il messaggio è: stiamo andando avanti". Obiettivo, la firma, entro il più breve tempo possibile, della convenzione fra Comune e operatore, a dare il via al piano di recupero più atteso degli ultimi vent’anni. "È la nostra priorità - così il sindaco Antonio Fusè - ma proprio l’importanza della partita richiede tempo". Confronto fra Comune e operatori, ma anche fra legali delle parti: "Stanno vagliando - spiega ancora il primo cittadino - tutti i dettagli della convenzione".

Il decollo del piano integrato di intervento per le aree ex Galbani è il traguardo con la T maiuscola da agguantare per la giunta Fusè bis, fresca di rielezione e di cambio all’assessorato all’Urbanistica, passato nelle mani del neoeletto Lino Ladini. La firma della convenzione con Officine Mak titolare delle aree era stata annunciata come vicina più volte prima della scadenza di primo mandato. Ma le questioni oggetto di confronto sarebbero ancora più di una: alcuni dettagli del progetto e soprattutto il cronoprogramma. Se infatti la priorità assoluta dell’amministrazione è quella di veder avviato il recupero del lotto storico in centro, a cancellare la "piccola Beirut" da troppi anni biglietto da visita del borgo Trivulzio, l’operatore punterebbe ad avviare in tempi rapidi il recupero del lotto decentrato alle ex porcilaie, dove dovrebbe vedere la luce uno spazio commerciale, volano dell’operazione dal punto di vista economico.

«Preferisco non soffermarmi su dettagli - spiega il sindaco - su cui si stanno confrontando tecnici e legali. E sono sicuro che sarà trovata ogni quadra per giungere, finalmente, alla trasformazione che la città aspetta". Una buona notizia, intanto, era arrivata in estate: il deposito sul conto corrente del Comune della prima "rata", milionaria, delle somme dovute al Comune per tasse non versate negli anni del fallimento della vecchia proprietà dell’area. Somme a lungo bloccate e scongelate, finalmente, dall’alienazione del sito.