Rozzano - Lo ha colpito alla testa nel parcheggio dell'ospedale di San Donato con l'accetta che teneva nella sua auto (e che poi è stata ritrovata in casa dai carabinieri). Così Benedetto Bifronte ha ucciso il medico Giorgio Falcetto, che aveva appena smontato dal turno di notte.
A Rozzano, in via Curiel dove vive al civico 56, Bifronte pare essere sconosciuto anche ai vicini di casa e ai commercianti della zona. Originario di Messina e separato dal alcuni anni aveva dei precedenti legati alle truffe e al possesso di armi.
Un uomo che vive di espedienti e che probabilmente non ha raccontato ancora tutta la verità agli inquirenti sul movente dell'aggressione. Non è ancora chiaro se sia nata da una banale lite finita nel sangue, dopo aver tamponato l'auto del professionista, oppure - come avrebbe detto agli inquirenti - perché sarebbe stato curato male in passato.
Ai carabinieri che lo hanno fermato poche ore dopo l'aggressione, aveva infatti inizialmente detto che non conosceva il medico per poi correggersi e sostenere di aver ricevuto una terapia dal medico che si era rivelata ineffica. Ma nulla di quello che ha raccontato finora ha trovato riscontro dalle indagini.
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