Sanità, in arrivo 2mila medici specializzandi nelle corsie degli ospedali lombardi

Potranno iniziare a prestare servizio autonomo nelle strutture della regione. Gallera: "Una prima risposta al problema della mancanza di personale"

Medici

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Milano, 28 ottobre 2019 - Per sopperire alla carenza dei medici, in Lombardia si punta sugli specializzandi. Ma solo quelli del quarto e quinto anno. In duemila, progressivamente, potranno iniziare a prestare servizio autonomo negli ospedali della regione. A costo zero, dato che ricevono già una borsa di studio. Lo hanno annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana, e l'assessore al Welfare, Giulio Gallera nella conferenza dopo la Giunta alla quale hanno partecipato Gianvincenzo Zuccotti, presidente dell'Osservatorio regionale della Formazione specialistica e direttore della Pediatria dell'ospedale Buzzi, e Luca Cococcioni, medico specializzando al quinto anno.

"Se da domani i nostri specializzandi potranno operare, con una progressiva autonomia, negli ospedali lombardi - ha sottolineato il governatore della Regione Fontana - è perché non ci siamo arresi all'impugnativa che, nel febbraio 2018, il Governo Gentiloni aveva depositato, sollevando davanti alla Corte Costituzionale una questione di illegittimità della nostra legge. Ci siamo costituiti in giudizio e la Corte Costituzionale ci ha dato ragione. Questa è la direzione che intendiamo seguire nel caso non dovessero concederci l'autonomia, ovvero gestire più autonomamente le singole materie previste come concorrenti dalla Costituzione".

"Uno dei grossi problemi nei nostri ospedali è la mancanza di personale - ha evidenziato l'assessore Gallera - Oggi, con questa delibera, la Lombardia dà una prima risposta concreta fornendo alle strutture sanitarie che fanno parte della rete formativa indirizzi per la progressiva assunzione di autonomia operativa e decisionale dei medici in formazione specialistica. Persone che hanno già fatto un corso di studio di sei anni e altri tre di specializzazione". Il percorso prevede i seguenti step: decisione da parte del tutor che un atto medico possa essere compiuto, in autonomia, dallo specializzando, già adeguatamente formato (autonomia progressiva); indicazione da parte del tutor dell'atto medico che lo specializzando può svolgere avendo riferimento ad adeguate direttive; garanzia che il tutor intervenga tempestivamente in caso di necessità per consultazioni o per affiancare lo specializzando; individuazione da parte del tutor della tipologia dei casi clinici assegnabili a ogni medico in formazione, nell'ambito del livello di autonomia operativa e decisionale allo stesso riconosciuto.

 

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