Diciannove medaglie d’Onore alla Memoria, per non dimenticare militari e civili deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, ha deciso di consegnarle ai loro famigliari nell’aula magna dell’università Statale, in occasione della Giornata della memoria e del conferimento della laurea honoris causa alla senatrice a vita Liliana Segre.
"Si deve ricordare per contrastare l’indifferenza – ha sottolineato Sgaraglia – e sono contento lo si faccia qui, in università, per coinvolgere i giovani, che sono i creatori del futuro. La presenza di così tanti ragazzi fa crescere consapevolezza".
Mentre venivano ricordati i nomi dei 19 milanesi, uno ad uno, salivano sul palco i loro figli e nipoti, in alcuni casi accompagnati da bambini e giovanissimi discendenti. Sono stati ricordati così Mario Agazzi, deportato a Luckenwalde, nel campo di concentramento destinato allo smistamento e all’internamento dei prigionieri di guerra. Pietro Brando (Erfurt, Weimar Bad Sulza), Angelo Caffesi (deportato a Berlino-Lichterfelde), Pietro Comizzoli (Bathorn), Mario De Matteis (Muhlberg, Küstrin), Domenico Delle Cave (Norimberga). E, ancora, Mario Dell’Orto (Treuenbrietzen), Giuseppe Lino (in un campo di lavoro in Polonia). Francesco Lupia (Amburgo), Vincenzo Mainardi (a Lukenwalde e a Berlino Fabbrica Markisher Metallo). Ettore Navazza (Trier); Giuseppe Pesenti (Germania); Alessandro Pierobon (GroBbrembach), Angelo Repossi (Küstrin), Oreste Rezzadore (Germania); Giovanni Rezzonico (Sandbostel), Giuseppe Santamaria (Rodi); Alberto Todros (prima a Mauthausen, poi a Imperia e nel campo di concentramento di Fossoli) e Alessio Tresoldi, internato a Hartmannsdorf: campo M, numero 325.
Si.Ba