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Maturità, al via per 23mila studenti milanesi tra mascherine e igienizzanti/ FOTO

Niente prove scritte, solo un colloquio di un'ora. Condizioni inusuali, ma le emzoioni sono sempre le stesse

L'esame di maturità

Milano, 17 giugno 2020 -  Al via, da oggi, la "nuova" maturità stravolta dal Covid. Un esame di stato completamente diverso dal passato quello che interessa 19.633 studenti fra le superiori statali di Milano e provincia (a cui si aggiungono 2.627 delle paritarie, per un totale di 22.260 maturandi in 1.116 classi).

Dalle 8.30 i primi ragazzi sono rientrati nelle loro aule dopo quasi 4 mesi di lockdown per svolgere il colloquio in presenza. Niente prove scritte. In compenso l’orale è più lungo del solito, circa 60 minuti, scandito da cinque fasi: la presentazione di una tesina, l’analisi di un testo di letteratura italiana, l’orale sui materiali predisposti dalla commissione, focus sull’alternanza scuolalavoro e sulla costituzione. Per evitare i contagi è obbligatorio, fra le varie cose, l’uso di mascherina (ai maturandi è consentito di abbassarla durante il colloquio) e la distanza interpersonale di 2 metri.

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Condizioni inusuali quindi, ma le emozioni, stando a quanto hanno già raccontato i protagonisti, alla fine sono sempre le stesse. Dopo l'emozione di varcare nuovamente l'ingresso di scuola e sedersi al banco davanti ai professori, è arrivata l'agitazione delle domande. Ma al termine, incredulità e gioia per aver superato un altro traguardo. "E' stato una bomba, è andata molto meglio di quanto pensassi. E adesso voglio solo pensare alle mie vacanze a Catania", ha detto Sarah, 18 anni, appena finito l'esame di maturità al Liceo scientifico Volta, uno dei più noti di Milano. "L'ultima domanda? L'incipit delle Metamorfosi di Ovidio - ha raccontat - Dopo quella mi sono alzata e dallo sguardo e dai saluti dei professori ho capito che era 'andatà. La liberazione che sento adesso l'ho sentita poche volte nella vita". "Di questa maturità certamente ricorderò le ore infinite passate davanti al pc in videoconferenza - ha proseguito - sia per le lezioni sia per gli infiniti 'ripassi' su Zoom con i compagni di classe".