DAVIDE FALCO
Cronaca

Massimo Maroncelli, mental trainer non vedente: "Aiuto i disabili a star bene con lo sport"

Il fisioterapista di Novate sta organizzando un evento sulla riabilitazione

Massimo, mental trainer non vedente: "Aiuto i disabili a star bene con lo sport"

Maroncelli è un mental coach professionista Lavora a Novate dal 1989 ed è il referente per la Mental Trainer Academy in Italia

Milano – Massimo Maroncelli, fisioterapista e mental trainer novatese, opera sul territorio dal 1989. Dal 2001 è attivo anche come terapista manuale osteopatico, un ambito sanitario in cui si coniuga il benessere fisico e il supporto mentale. Nel 2014, dopo la frequentazione di alcuni corsi singoli e un percorso strutturato, ha acquisito la qualifica di mental trainer - mental coach professionista, che gli ha permesso di allargare le sue competenze lavorative. "La perdita della vista a 7 anni mi ha offerto l’opportunità di potenziare quelle capacità di sensibilità e intuizione che oggi, nell’area della relazione d’aiuto e non solo, posso offrire nel mio lavoro", spiega Maroncelli. Ultimamente la sua attenzione è sul tema della consapevolezza nella disabilità ma non soltanto.

"Si pensa spesso ad allenare il fisico per rafforzare un muscolo e il corpo in generale, ma non si pensa a un rafforzamento mentale - sottolinea il preparatore -. Ad esempio, le persone che diventano disabili a seguito di malattie o incidenti, attraversano da subito una fase di bassa autostima e una chiave per tornare a stare bene con se stessi è quella di ripartire dallo sport. Lo sport é la prima leva per ricostruire non il fisico, ma la mente".

In qualità di docente e referente responsabile della sede italiana della Mental trainer academy prossimamente organizzerà a Novate un incontro aperto a tutti, in collaborazione con l’associazione mondodisabile.it. Il tema calza a pennello anche con l’evento delle Paralimpiadi di Parigi 2024. "L’incontro che sto organizzando riguarda lo sport per il disabile, l’autonomia la socialità, l’affermazione di sé. Nella crescita di un individuo disabile, la fase riabilitativa è un elemento indispensabile per una crescita psicofisica ottimale. Si parla di psicofisico non a caso: per troppo tempo la disabilità, che non fosse mentale, veniva considerata solo nel suo elemento legato alla motricità".

Oggi non è più così. "Gli studi negli ultimi decenni hanno finalmente dato la giusta importanza anche alla componente psicologica. La riabilitazione motoria è elemento essenziale per arrivare alla scoperta, in modo positivo, del proprio corpo e lo sport è uno dei percorsi riabilitativi che possono portare al raggiungimento di questo obiettivo. Scoprire il proprio corpo vuol dire conoscersi nelle limitazioni, ma soprattutto nelle potenzialità che, ottimamente sfruttate, possono ridurre una buona percentuale delle prime". Per informazioni: maroncellimax@gmail.com.